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Zara vuole Patrick, il primo bambino modello con la sindrome di Down

Un piccolo passo per la moda, un grande passo per l’umanità. Mi piace riapplicare questa celebre frase al lancio della nuova campagna pubblicitaria di Zara. Il brand spagnolo, da sempre attentissimo alla politica dell’inclusione quando si tratta di Men, Women e Kids wear, ha ingaggiato Patrick, un bambino dagli occhi vispi affetto da trisomia 21 (nota come sindrome di Down).

https://www.instagram.com/p/Bw3qvuJhdgB/

Il giovane testimonial della linea estiva di Zara posa al fianco del fratellino, Diego e lo fa con una naturalezza incredibile. La mamma dei due super modelli è Samantha Vallejo Nágera, chef spagnola nota anche per essere la giudice del programma Master Chef, è da sempre impegnata in attività di sostegno per associazioni che si occupano di tutelare la vita e l’inclusione sociale dei ragazzi affetti da trisomia 21.

Zara, una campagna pubblicitaria contro i pregiudizi

Zara ha offerto un’occasione speciale a tutti quei bambini affetti da sindrome di Down che, come Patrick, vivono il problema dell’inclusione sociale quotidianamente. “Con queste foto Patrick ha aiutato tanti bambini che si trovano nella sua situazione” ha dichiarato la mamma di Patrick e Diego: Zara ha valorizzato quello che talvolta funge da esclusione relazionale sponsorizzandolo in una campagna globale su cartelloni di due metri per tre.

Il brand spagnolo non è un miraggio nel deserto, sono molti i marchi di moda che hanno deciso di puntare su campagne mediatiche inclusive e il mondo sembra cambiare di pari passo con loro. Più accettazione e più tolleranza per quello che ci ostiniamo a definire “diverso” quando, probabilmente è solo “alternativo”: dalle collezioni genderless presentate da griffe come H&M, a prodotti beauty per ogni tipo di pelle come la linea Fenty Beauty di Rihanna, la moda fa sentire sempre di più la sua voce sull’argomento.

La mamma di Diego e Patrick ha ringraziato il brand Zara su Instagram pubblicando un’immagine della campagna guadagnando in poche ore più di  67.000 like: già, un piccolo passo per la moda, un grande passo per l’umanità.