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Le modelle non sono tutte uguali: mondo fashion e commerciale a confronto, i due volti opposti della moda

Le modelle non sono tutte uguali: mondo fashion e commerciale a confronto, i due volti opposti della moda

La moda “commercial”

Premetto: io sono una modella “super commerciale”. Come ho già trattato in diversi articoli presenti sul mio blog, la mia tipologia è adatta ad una parte di mercato così detto “commercial”, molto distante dalla mera Couture. Con il termine “commerciale” si indica tutto il mondo della moda pubblicitaria, dalle fitness model, o meglio “fitness girl”, alle modelle di lingerie e costumi da bagno.

Non solo, questo mondo comprende una moltitudine di brand e prodotti da pubblicizzare: dentifrici, gelati, bibite, super alcolici, compagnie telefoniche, automobili, profumi, e molto altro. Per intenderci, quasi tutta la pubblicità che trasmette la tv. Le modelle protagoniste, sono molto carismatiche e seduttive, deliziando il pubblico attraverso sorrisi ammiccanti e sguardi penetranti. Tutto ciò che per il senso comune rappresenta “la modella ideale”, bellissima e dotata di un forte sex appeal. Basti pensare agli spot dedicati alla lingerie e alle sue protagoniste bellissime e perfette.

La modella cosa fa? Perché deve essere alta almeno 1,75 cm?

In Italia bisognerebbe avere il reale concetto della modella, di cui pochissimi dispongono. La modella cosa fa? Perché deve essere alta almeno 1,75 cm ed avere le seguenti misure di riferimento 90/60/90? (anche se esistono eccezioni di ragazze star della moda che non raggiungono il metro e settanta centimetri di altezza). Per ora, consideriamo la legge dei grandi numeri. La modella è – tra vigolette – un veicolo pubblicitario che i designer o le riviste utilizzano per lanciare, quindi promuovere; un prodotto finale che può essere un gioiello, una crema per capelli, creme per il corpo, lingerie o quant’altro.

Valentina Bissoli

Altezza mezza bellezza? O quasi….

La ragazza su cui si crea il capo, secondo le regole del “fitting”, è alta almeno 175 cm. Questo criterio rappresenta la base dell’alta moda, mondo che comprende l’Olimpo dell’universo fashion: passerella, campagne pubblicitarie mondiali per gli stilisti più importanti, editoriali e copertine per i più noti magazine dell’high Couture. Una donna alta 168cm, nel bel Paese, purtroppo non può fare la modella. Inutile girarci attorno. È molto difficile essere prese in considerazione, tralasciando le eccezioni che sono sempre esistite. La ragazza di 168cm può intraprendere una carriera come attrice o fare qualche provino pubblicitario, molto lontano da tutto ciò che comprende il lavoro dell’agenzia di moda vera e propria.

 

Le realtà modaiole di Milano, hanno deciso di indirizzare lo scouting delle loro agenzie a quello che è il prodotto fashion. Quindi donne alte almeno 175cm (anche con le forme per lingerie e costumi da bagno) da proporre agli stilisti che richiedono il così detto ‘prodotto giusto’. La ragazza che non rispetta queste indicazioni, potrebbe rispondere con: ‘ma Kate Moss è pure più bassa!’ In realtà non è consapevole che Kate Moss è unica ed una sola. Non esistono altre donne al di sotto di 170cm famose tanto quanto Kate Moss o comunque considerate top model nel fashion system internazionale. Cosi come Naomi, Herzigova, e tante altre super model ricordate come icone e non semplici modelle.

Le modelle “high fashion”

Anche nei tratti somatici, le modelle di alta moda, si presentano molto più particolari e dotate di una bellezza sofisticata, non comprensibile per tutti. Se negli anni ’90, quando passava una modella tutti si soffermavano a guardarla, oggi; la maggior parte delle top model più accreditate passano rimanendo nell’anonimato, senza creare troppo scalpore e attenzione. Oltre questo aspetto che ho affrontato approfonditamente in un precedente articolo, le modelle high fashion, a differenza delle modelle commerciali, sono molto più magre e prive di forme.

Se le modelle presentano dei difetti estetici evidenti, è ancora meglio!

Inoltre, se presentano dei difetti estetici evidenti, è ancora meglio. Proprio per questo troviamo delle indossatrici con le orecchie a sventola, strabismo e nasi pronunciati. Fa parte della bellezza “d’Elite”. Mentre nel “commercial” è fondamentale avere un fisico tonico, “healthy”, un bel sorriso, bella pelle, capelli, e un look molto curato. Due mondi che fanno parte della stessa realtà, quella della moda, ma che si presentano totalmente opposti.

Cindy Kimberly, Charlotte D’Alessio e Nicola Anne Peltz
Cindy Kimberly, Charlotte D’Alessio e Nicola Anne Peltz

Esiste nell’ambiente qualche modella adatta sia per l’alta moda, sia per il commerciale, ma sono rari casi. Anche qui, esistono stilisti dell’high Couture molto più commerciali rispetto ad altri. È tutta una questione di equilibri, e di ciò che vuole trasmettere una casa di moda al proprio pubblico. Quali sono i clienti ai quali è dedicata la collezione? Il messaggio che si vuole trasmettere? Questo è il fulcro della mentalità modaiola. Couture e commercial, saranno due rette parallele destinate ad intersecarsi? Staremo a vedere. Per ora i canoni sono molto distanti fra loro.