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“Disturbatori di moda”… protagonisti di piccoli “incidenti” e infiltrati durante le fashion week e non solo: sono solo puri esibizionisti?

“Disturbatori di moda”… protagonisti di piccoli “incidenti” e infiltrati durante le fashion week e non solo: sono solo puri esibizionisti?

Il recente caso durante la Paris Fashion Week

Gigi Hadid, è stata solo l’ultima della lunga serie di personaggi celebri, e non solo; ad essere stata vittima dell’attacco dei famigerati “disturbatori”. La top model del momento, super richiesta da tutti i più famosi brand di moda del mondo, ha dovuto letteralmente “cacciare” la nota youtuber e attrice francese Marie Benoliel, meglio nota come @Mariesinfiltre (ovvero Marie s’infiltra), che è salita in passerella e si è messa a sfilare in mezzo alle modelle durante la sfilata di Chanel. In breve, la tendenza del momento più che ammirare le collezioni, è…. disturbare!

In un video, che ha subito fatto il giro del web, si vede come Gigi Hadid, protagonista indiscussa del brand, l’abbia poi letteralmente cacciata dal palco. E Marie? Nulla di male per lei, se non un’immediata visibilità. Lei, non è nuova a questo genere di situazioni, perché ( come lei stessa afferma) è una habituée delle passerelle e aveva già “sfilato” clandestinamente anche per Etam. Insomma, una “disturbatrice” professionista.

I “disturbatori” protagonisti indiscussi degli eventi più famosi del mondo

Un’infiltrazione “innocua” di brevi attimi e la tua vita potrebbe cambiare radicalmente. Lo scopo dei “disturbatori” in generale e dei “disturbatori di moda” in particolare; è proprio irrompere durante gli eventi più importanti del mondo, con la massima attenzione del pubblico, per trarne vantaggio in termini di visibilità. Più che veicolare messaggi contrastanti o cose simili. E la maggior parte di loro riesce in questa impresa così detta “titanica”. Molti, pensano che siano teatrini già “architettati” e messi in scena “a puntino” per far parlare ancora più di sé. In questo caso specifico, del brand in questione o del personaggio vittima di tali attacchi mediatici. Perché come si dice: “bene o male, l’importante è che se ne parli”. Nulla di sbagliato dunque, se non assistere ad episodi talvolta divertenti, che inevitabilmente fanno, in brevissimo tempo, il giro del web. Traendone un’immensa visibilità.

Lo sa bene, la modella russa 23enne Kinsey Wolanski che ha fatto una rapida ma incisiva apparizione sul  campo dove si è giocata la finale di Champions League lo scorso anno. In breve tempo, questa sexy modella, ha guadagnato più di 3,5 milioni di euro e altrettanti followers sui social network. Parliamo di dati riguardanti una sola serata. Un’apparizione durata qualche secondo, ma in un contesto dove metà della popolazione mondiale era connessa a questo evento. Un personaggio pubblico, talvolta, non arriva neanche lontanamente a questi numeri, sebbene abbia avuto una sudata gavetta e una carriera importante alle spalle. Chiamateli come volete, ma sono persone, che sanno sfruttare molto bene i contesti in cui si trovano!

Una sexy invasione da 3,5 milioni di euro

Cifre da capogiro, quasi inimmaginabili. Brutta figura? vergogna? paura del giudizio? Per questa cifra, penso che (quasi) chiunque potrebbe commettere una tale follia, se così la si può chiamare. Solo, che protagonista indiscussa, c’era lei: la bellissima e prorompente Kinsey Wolanski. La giovane indossava solo un costume da bagno con stampato il logo del sito a luci rosse del compagno, Vitaly Zdorovetskiy. Secondo i dati dell’Apex Marketing Group, l’impatto pubblicitario dell’invasione è di circa 3,5 milioni di euro.Una vera fortuna, sopratutto se si considera che la modella ha ricevuto una multa di “soli” 15 mila euro!

epa07618647 A pitch invader (L) during the UEFA Champions League final between Tottenham Hotspur and Liverpool FC at the Wanda Metropolitano stadium in Madrid, Spain, 01 June 2019. EPA/Rodrigo Jimenez

Pochi secondi, ma abbastanza per farsi notare (e ricordare) dal pubblico presente e da casa. In pochissime ore, le pagine social della modella hanno registrato un boom di visite. Su Instagram, Kinsey Wolanski è passata in poche ore da qualche migliaia di followers a più di due milioni. Poco dopo, però, l’account è scomparso. Gesto inconsueto o follia, i “disturbatori” continuano inesorabili la loro corsa…

Il caso “sfortunato” di Justin Timberlake

Nella lista, non poteva certo mancare lui, Justin Timberlake, protagonista recente di un “disturbatore di moda” sempre durante la PFW ( Paris Fashion Week).

Justin Timberlake e Ryan Gosling
Justin Timberlake e Ryan Gosling

Uno mero scherzo di cui è stato vittima il cantante e attore statunitense ,che mentre si recava alla sfilata Louis Vuitton al braccio della moglie Jessica Biel è stato letteralmente “attaccato” ad una gamba da un altro noto “disturbatore”, tale Vitalii Sediuk, anche lui habituée dei red carpet. L’uomo si è aggrappato alla caviglia di Timberlake per qualche secondo, buttandosi a terra, giusto il tempo di essere allontanato dalle guardie di sicurezza.

Esibizionismo e manie di protagonismo, oppure c’è dell’altro dietro ai disturbatori?

Il caso italiano di Mauro Fortini, che ci spiega cosa ci sia dietro queste “irruzioni”

Li definiscono “reporter tragicomici”, chiarendo così che non tutti i maniaci dell’apparizione in tv lo fanno semplicemente per dar fastidio a chi lavora. Come è già accaduto durante il giornalismo televisivo italiano. Mauro Fortini è uno di questi, e da più di dieci anni ormai è una presenza fissa della cronaca politica italiana. Almeno quando passa attraverso un microfono e una telecamera.

disturbatori

Il suo fine è leggermente diverso. Non inseguire la notizia, né tanto meno esserla: semplicemente apparire. Il suo scopo, o meglio il suo sogno, è infatti quello di entrare nel Guinness dei primati per le sue apparizioni televisive, di cui a casa detiene uno sterminato e completo archivio.

Disturbatori, le radici dell’esibizionismo estremo

Molte persone amano mettersi al centro dell’attenzione, cercando in tutti i modi di farsi notare dagli altri. In breve, necessitano di un profondo bisogno di farsi vedere da tante persone, affinché l’attenzione di quest’ultime sia rivolta solo a loro, perché inevitabilmente si parli dei medesimi.

Da dove nasce questo bisogno profondo? Perché alcune persone cercano in tutti i modi di raggiungere questo obiettivo?

Di solito la persona che vuole attenzione (in questo caso i “disturbatori”) ricerca un vasto pubblico, nel caso specifico della moda, gli addetti ai lavori che assistono alle sfilate. Un desiderio smodato di avere, almeno per una volta nella vita, un pubblico che li inciti e li acclami, come “paladini” di non si sa nemmeno cosa. Così agiscono “per essere osservati”, per farsi notare, per far vedere agli altri “quanto si è originali e coraggiosi”, a causa di un forte desiderio di sentirsi ammirati, e per dimostrare agli altri e renderli (a loro volta) partecipi di qualcosa di importante di sé, qualcosa di non comune. L’andare oltre i limiti e oltre le cose “normali”.

disturbatori

Questo voler dimostrare agli altri qualcosa di importante di sé, può rilevare da una parte un senso di inferiorità. Infatti il senso di potere, il sentirsi più grandi, più importanti, più bravi, e nel voler dimostrare questo, può nascondere un complesso grado di inferiorità latente che deve essere analizzato. Questa è la radice più profonda della mania di protagonismo dei “disturbatori”.

Per cui: “Attenti alla prossima invasione”!