Abbiamo assistito a donazioni milionarie da parte di Maison di moda Italiane. Ma non è finita qui, dopo la Miroglio tante altre aziende produttrici di abbigliamento hanno deciso di trasformare le loro linee di produzione e di mettersi al servizio della sanità italiana. Prada ha annunciato che entro il 6 aprile produrrà 110mila mascherine per soddisfare le esigenze contro il Coronavirus. Non è un caso isolato, anche Gucci, Yves Saint Laurent e Balenciaga contribuiranno alla creazione di più di un milione di mascherine.
Coronavirus Piemonte, l’azienda di moda Miroglio produce mascherine lavabili
Fashion system unito contro il Coronavirus, le aziende hanno iniziato a produrre mascherine!
Il fashion system è unito contro il Coronavirus. Non solo le aziende italiane hanno modificato le loro linee di produzione. La scorsa settimana scorsa anche la spagnola Zara si è impegnata a produrre mascherine chirurgiche, oltre 300mila sono state inviate agli ospedali entro la settimana. Anche il gruppo H&M ha dichiarato di aver riorganizzato la catena di fornitura per produrre dispositivi medici. Non è da meno il gruppo francese LVMH che possiede Dior, Fendi, Louis Vuitton e Givenchy. Ha annunciato che fornirà le autorità francesi di oltre 40 milioni di mascherine.
H&M, Gucci, Miroglio: alleati potenti contro il Coronavirus
Maison di moda in tutto il mondo producono mascherine
Visto l’estensione del contagio si spera che anche i brand di Regno Unito e America prendano esempio. Anche in Inghilterra il contagio ha provocato carenza di equipaggiamenti protettivi. Il British Fashion Council, che promuove il design britannico a livello globale, ha chiesto alle aziende produttive di aiutare questa carenza. Negli Stati Uniti alcuni brand più piccoli, come Christian Siriano, stanno già realizzando maschere per il personale medico di New York. Inoltre, le francesi Givenchy e Guerlain si impegneranno a produrre anche disinfettante per le mani.
Coronavirus, Donatella Versace racconta Milano in una lettera a Vogue
Moda italiana contro il Coronavirus
Nel frattempo in Italia, molte aziende del sistema moda hanno preso grandi provvedimenti per far fronte all’emergenza. Donatella Versace ha stanziato oltre 200mila euro alla terapia intensiva del San Raffaele di Milano, Dolce e Gabbana hanno finanziato l’Università Humanitas, Giorgio Armani ha donato 1,4 milioni di euro ai quattro ospedali più bisognosi d’Italia, e Valentino ha promesso circa 2 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza.