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Riapertura palestre, ripresa serie A: il 25 Maggio proposto da Spadafora

Riapertura palestre, ripresa serie A: il 25 Maggio proposto da Spadafora

«Lo sport di base e i centri sportivi di tutta Italia devono ricominciare l’attività. Abbiamo gia’ inviato le linee guida al Comitato tecnico scientifico, e se avremo risposte positive, le strutture potranno riaprire anche prima». Queste le affermazioni di Vincenzo Spadafora, ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, per quanto riguarda la riapertura di palestre e centri sportivi. Ma cerchiamo di capire meglio…

Riapertura palestre, ripresa serie A: il 25 Maggio proposto da Spadafora

Riaperture palestre, centri sportivi e sport di base dal 25 maggio. Questo il piano formulato dal ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, mediante un’informativa urgente sulle misure per contrastare l’emergenza Coronavirus, rivolta al Senato. «Lo sport di base e i centri sportivi di tutta Italia devono riaprire: per questo proporrò nel prossimo Dpcm la loro riapertura al massimo il 25 maggio. Abbiamo già inviato le linee guida al Comitato tecnico scientifico, e se avremo risposte positive, le strutture potranno riaprire anche prima. Questo protocollo è stato elaborato ascoltando le realtà del territorio. Tutti devono avere la possibilità di riaprire, ed è interesse dei responsabili dei centri sportivi poter garantire la sicurezza dei propri clienti.»

Gli incentivi

«Metteremo anche a disposizione delle risorse per chi dovesse avere problemi economici ad attuare in tempi rapidi questo protocollo. Tra risorse ordinarie e straordinarie il governo stanzierà nel decreto circa 1 miliardo di euro di risorse per lo sport. Presso tutte le federazioni già nella attribuzione dei fondi per il 2020 era stata congelata una cifra pari al 5% dell’ammontare dei contributi: una cifra pari a circa 17 milioni di euro che libereremo attraverso Sport e Salute, ma daremo una indicazione affinché sostengano tutte le associazioni e le società sportive a livello locale per adeguamento degli impianti e sanificazioni».

E la serie A?

«Sulla ripartenza del campionato, devo esser chiaro: accadrà se arriviamo dopo una successione ordinata di protocolli e regole per riprendere in sicurezza. Non è possibile fare fughe in avanti per una fretta irresponsabile o per le spinte di chicchessia. Incertezza che ha caratterizzato tutti i Paesi. Chi ha deciso subito una data, ha chiuso il campionato come Olanda e Francia. Qualcuno si è chiesto perché non si chiude un negozio se la commessa è positiva mentre se accade a un calciatore si manda in quarantena tutta la squadra. Ma un calciatore positivo non è come una commessa positiva. Nel calcio non è possibile mantenere distanze e dove i calciatori devono correre e marcarsi, cosa che non accade in supermercato».

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