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Riapertura ristoranti 18 maggio: termoscanner e menù digitali sono il futuro

Riapertura ristoranti 18 maggio: termoscanner e menù digitali sono il futuro

Per quanto riguarda le misure che verranno adottate alla riapertura di ristoranti, bar e pub, non è stato stabilito ancora un protocollo unico e conforme tutte le attività. È quasi sicuro un grosso NO ai pannelli in plexiglass, ma un SÍ assoluto ai dispenser di gel disinfettante, ai guanti ed alle mascherine. Alcuni ristoratori si sono levati al grido di “mai guanti in lattice, piuttosto torneremo a quelli in pelle“. Insomma, le soluzioni che in queste ore si stanno prendendo in considerazione da parte dei ristoratori risultano svariate. Ma attenzione, perché l’idea più tecnologica arriva da un’azienda veneziana: uno scanner tuttofare da apporre all’ingresso del ristorante.

Veneto nella pole position dei brevetti

La startup veneta Sunrise è stata fondata da un gruppo di imprenditori specializzati in tecnologia e innovazioni sanitarie. Sunrise ha da poco brevettato lo scanner digital totem chiamato “Spray for Life”. Questa invenzione racchiude insieme le maggiori funzionalità  che al momento  necessitano all’interno degli esercizi pubblici. Un termoscanner per la misurazione della temperatura corporea, due sistemi di disinfezione di mani e piedi, ma non è finita qui. Al pacchetto si aggiunge anche un videoscanner di riconoscimento facciale, che consente di verificare, per esempio, che le persone indossino o meno la mascherina. L’invenzione brevettata da Sunrise è composta da un termometro a infrarossi che, ad un metro di distanza e in meno di un secondo, misura la temperatura corporea. Il suo margine di errore è di 0,2 gradi, e se la temperatura risulta superiore a 37,5 gradi, il sistema comunica lo stop con un messaggio audiovideo, bloccando l’ingresso.

Riapertura ristoranti 18 maggio: termoscanner e menù digitali sono il futuro

Allo scanner digital totem “Spray for Life” si sommano altri due apparecchi, ambedue “no touch”. Il dispenser contenente il gel igienizzante che si attiva con una fotocellula, e fin qui niente di nuovo, e il nebulizzatore per piedi e calzature, per ottenere una sanificazione istantanea ottimale. Tutta questa attenzione alla disinfezione delle scarpe perché ultimi studi hanno confermato che il Coronavirus sarebbe capace di sopravvivere anche a terra. Centinaia di esercizi hanno già richiesto lo scanner digital totem “Spray for Life”, che ha un costo di 3mila euro ed è soggetto a detrazioni fiscali.

Ancora un’invenzione e ancora il Veneto. Lo stesso genere di scansione all’entrata è data da un’altro brevetto: “Det 2000” proveniente dall’azienda Borinato Security di Val Liona, Vicenza. Un tablet, installato su un piedistallo, viene posto all’ingresso delle attività e in un solo secondo rileva tramite un sensore termico la temperatura corporea e l’assenza di mascherina. Il prezzo si aggira attorno ai 1.500 euro.

Rimane un unico dilemma: come prendere le ordinazioni in sicurezza? È stata brevettata a Bolzano T-Ordino, un’invenzione della startup Risto-Technology che, unitasi a Samsung, ha sviluppato una buona idea. Un software interno ad un tablet, più facilmente igienizzabile rispetto ai menù in plastica o carta, che consente di visualizzare la lista di pietanze e bevande. Un sistema multilingue e aggiornabile in tempo reale, che permette ai ristoranti di prendere le comande in autonomia e direttamente dai clienti seduti al tavolo. Così l’ordine viene trasmesso in cucina, consentendo ai camerieri un’interazione minima col cliente. Il costo di un impianto con 6 console si aggira attorno ai 1.500 euro.

Il menù a portata di smartphone

La piattaforma MyCia offre il servizio chiamato “My Contactless Menù”, incentrato sulla semplicità. Mediante lo smartphone il cliente può scansione un codice QR posto sul tavolo dallo staff, così facendo, direttamente sul telefono, ecco apparire l’intero menù del giorno e la carta dei vini. Ma anche gli allergeni e i valori nutrizionali e calorici di ogni pietanza. È aggiornabile in tempo reale dal ristoratore o da chi per lui ed è disponibile in 60 lingue.

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