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Parigi Fashion Week: nel calendario temi quali la confusione e la liberazione. Da Kenzo a Rick Owens è tutto (o quasi) Made in Italy

Parigi Fashion Week: nel calendario temi quali la confusione e la liberazione. Da Kenzo a Rick Owens è tutto (o quasi) Made in Italy

Parigi Fashion Week. Caos, paura, restrizioni, rinascita e liberazione sembrano essere i sentimenti dominanti della fashion week parigina in corso durante questi giorni. Sono talvolta sensazioni e impronte da schermo, date dalla digitalizzazione che ha sostituito (in parte) le sfilate fisiche. Il tutto a causa delle misure di sicurezza previste per combattere la pandemia mondiale data dal virus Covid-19 (Coronavirus). Senza dimenticare gli appunti di accompagnamento delle collezioni, visto che la visione del tutto avviene, per chi scrive soprattutto, da lontano. Ci sono creativi, che ispirati dal caos e dalla  confusione, si sono chiusi all’interno del proprio mondo: pessimisti, intimisti, introspettivi. C’è chi, invece, ha ritrovato una riscoperta e nuova libertà da pesi e fardelli, divertendosi creando. Per qualcun altro, anche l’impossibilità di sfilare fisicamente è stato il motore di nuove modalità di pensare e fare moda, di nuovo. Ancora una volta più forti di prima e guardando positivamente al futuro. Nonostante i momenti difficili.

La Parigi Fashion Week riapre a “spron battuto”. Paura e rinascita sono i sentimenti dominanti

I creativi, come detto sopra, nutrono sentimenti opposti fra loro. Chi affronta il cambiamento con determinazione e chi si chiude in se stesso. Kenzo, ad esempio, appare molto concentrato sul focus della sfilata. La collezione è costituita da una miriade di microtemi (dai fiori piangenti al vago giapponismo all’apicoltura). Il tutto è un riflesso del sentimento di agitazione determinata dal lockdown. Quello che manca, nello stile proprio e originale di Kenzo, è la gioia di vivere che di solito si associa a quest’ultimo. Anche se talora possa risultare difficile e complicato.

Da Balmain a Chloè riparte la PFW

Balmain, o meglio, Olivier Rousteing punta sulle spalle larghe, i drappeggi ed infine i colori al neon. Come se fosse un ritorno alle origini della maison. Quella di Balmain è una visione abnorme, esagerata. Le silhouette risultano talvolta astruse ed enigmatiche. La vita vissuta compare in modo convincente sulla passerella di Chloé, con le modelle che arrivano sul podio da ogni direzione dalla strada. Sugli abiti  si percepisce qualcosa di nuovo, personale e figlio della stessa anima ribelle (gentile ma rivoluzionaria) che fa parte da sempre del marchio Chloè. Nonché tratto distintivo.

Parigi Fashion Week: Rick Owens in calendario durante la settimana della moda parigina sfila fisicamente a Venezia

Per concludere l’ondata di stilisti protagonisti durante la Parigi Fashion Week, il noto Rick Owens, che per l’occasione ha sfilato fisicamente a Venezia. All’interno della sua collezione i colori si accendono e la liberazione diventa un punto cardine della sfilata: un gesto dirompente, affermativo, determinante. Lo show inedito è stato trasmesso in streaming durante la PFW, ovviamente, a Parigi. Ma la sfilata, fisicamente, si è svolta al lido di Venezia, sulla piazza antistante il Casinò. “Uno spettacolo potente, non ultimo per l’assenza assoluta di pubblico, ad esclusione del team di Owens – che produce tutto in Italia, a Concordia”. Uno show a dir poco memorabile per le sue più disparate sfaccettature:  il contrasto tra il razionalismo e la furia degli abiti scorciati, tagliati, arrotolati e così via. In cui il messaggio ultimo è di energia e creazione. Il momento di crisi come magnifica opportunità per creare qualcosa di nuovo e glorioso.

Rick Owens Fashion show in Venice, Ready to Wear Collection Spring Summer 2021
Photo by Valerio Mezzanotti