x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Grand Prix d’Horlogerie de Genève 2010

Grand Prix d’Horlogerie de Genève 2010

La serata e i vincitori

Straordinaria serata del 18 novembre al Gran Teatro di Ginevra per il decennale del Gran Premio dell’Orologeria.

Teatro stracolmo, migliaia di appassionati collegati tramite internet, importanti novità rispetto alle precedenti edizioni.

Non voglio fare l’elenco dei vincitori che troverete in fondo a questa pagina… solo un breve accenno all’orologio top della serata che si è portato a casa il premio “lancette d’oro”: un magnifico Greubel Forsey Double Tourbillon 30° Edition Historique che ha sbaragliato una concorrenza agguerrita e qualificata.

Riteniamo molto più importante soffermarci su una serie di aspetti che ci sono sembrati di grande interesse per capire le dinamiche dell’industria orologiera Svizzera.

Quest’anno è stato istituito, per la prima volta, un premio dedicato agli orologi con costo al pubblico inferiore ai 5.000 franchi il cui vincitore e’ risultato il Tag Heuer Carrera calibro 1887.

Un segnale importante per il mercato perché finalmente vengono presi in considerazione e viene data la necessaria rilevanza ad orologi che, pur garantendo una quota importante del fatturato dell’industria orologiera fino ad ora erano stati decisamente snobbati. La crisi del 2009 ha sicuramente aumentato la consapevolezza delle aziende nel dare la giusta visibilità ed evidenza a prodotti destinati ad un pubblico probabilmente meno facoltoso, ma più numeroso e spesso più entusiasta, capace di risparmiare per mesi, quando non anni, per comprarsi l’orologio del desiderio.

Il premio per l’orologio sportivo è andato al Seiko Spring Drive Spacewalk. Non vi preoccupate, avete letto bene. Quando è stato annunciato questo orologio tra i tre finalisti si è sentito un mormorio di disappunto. Quando poi è stato premiato, solo l’educazione ha impedito a parecchie persone di fischiare rumorosamente.

Poi è salito sul podio a ritirare il premio il direttore comunicazione di Seiko. Un simpatico giapponese di mezza età, molto cerimonioso, con un francese perfetto che ha saputo conquistare il pubblico grazie ad un approccio umile, semplice e molto serio. Alla fine del suo pur breve intervento ho potuto sentire una corrente di vero apprezzamento per la persona e per l’azienda.

Vorrei in questa sede rimarcare come, evidentemente, la giuria si sia potuta esprimere con grande autonomia di giudizio, se ha scelto un Seiko per uno dei premi più ambiti.

Momenti emozionanti sono state le due testimonianze a ricordo di Hayek senior e Gino Macaluso. La perdita a distanza ravvicinata di due “grandi vecchi” dell’orologeria ha colpito tutte le persone che vivono il mondo delle lancette.

In conclusione, una nota di grande plauso per la vitalità e la capacità di leggere i trend del mercato da parte dei protagonisti dell’orologeria meccanica svizzera alto di gamma.

QUESTO L’ELENCO DEI VINCITORI
The Grand Prize of “L’Aiguille d’Or” (the “Golden Hand”): Greubel Forsey – Double Tourbillon 30° Edition Historique
Special Jury Prize: AHCI – Académie Horlogère des Créateurs Indépendants
Ladies Watch Prize: Van Cleef & Arpels – Le Pont des Amoureux
Men’s Watch Prize: Laurent Ferrier – Galet Classic Tourbillon Double Spiral
Design and Concept Watch Prize: MB&F – Horological Machine N°4 Thunderbolt
Jewellery Watch Prize: Chopard – High Jewellery Owl Watch
Complicated Watch Prize: F.P. Journe – Chronomètre à Résonance
Sports Watch Prize: Seiko – Spring Drive Spacewalk Commemorative Edition
Prize of « La Petite Aiguille » (the Small Hand): TAG Heuer – CARRERA Calibre 1887 Chronograph
Best Watchmaker Prize: Jean-François Mojon
Public Prize: Vacheron Constantin – Historique Ultra-fine 1955

Paolo Gobbi – Galileus