
La mania del ritocchino
“Basta un ritocchino”. È questa l’idea di fondo della chirurgia estetica. Sistemare in più o meno piccole dosi i così detti “difetti” estetici, per sentirsi perfette e desiderabili come le top model che si ammirano durante gli spot pubblicitari. “L’era del narcisismo” o della bellezza a ogni costo, che sta influenzando il pensiero occidentale, determinandone come unico valore assoluto il “bello”.
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Come vede la chirurgia estetica il mondo della moda?
La moda come vede la chirurgia estetica, i suoi visi plastificati e talvolta privi di espressioni umane? Dall’alba dei tempi, la moda ha sempre ricercato naturalità e spontaneità. Proprio per questo le modelle tendono ad essere scelte il più naturale possibile, anche se alcune ricorrono ad interventi di micro-chirurgia, per migliorare le zone più indicate ad essere valorizzate nelle foto: labbra e zigomi. Anche se, sconsiglio vivamente, nel caso si volesse intraprendere una carriera nel modeling, di ricorrere a questi piccoli interventi. Perché sebbene siano fatti bene… si vede che non sono frutto di Madre Natura! E verrete scartate dalle agenzie a priori!
Peter Lindbergh, l’artista che ha cambiato la fotografia e il concetto di bellezza delle modelle
Non è un addio, ma un arrivederci. Nessun trucco, nessun inganno. È stato un addio difficile quello del mostro sacro della moda Peter Lindbergh, maestro del bianco e nero e dell’autenticità. Nell’era della moda 3.0, dei social network e della finzione dell’immagine plastificata, esente da difetti, le sue copertine tuttora testimoniano la rivoluzione in termini di bellezza: un’avvenenza nuova, fatta di sguardi intensi, imperfezione e unicità.
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Verità e perfezione nella propria imperfezione
Della fotografia senza ritocco. Lindbergh è stato il portavoce di una nuova fotografia di moda e di una nuova bellezza, minimalista, vera e perfetta nella propria imperfezione. Il nuovo realismo di una bellezza senza tempo, al contrario dell’esaltazione del bello artificiale e costruito. “Gli scatti di Lindbergh ritrovano una fotografia da molti definita umanista perché in grado di rompere gli schemi della posa da manichino, estremamente patinata. Contro la perfezione a ogni costo Lindbergh ha risposto con un approccio neorealista fatto di luci e ombre, cercando di catturare il più possibile l’anima e la personalità dei suoi soggetti, liberandoli dal mero ruolo di oggetti”.
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Abbattendo l’utilizzo del fotoritocco, e sdoganando il concetto di moda da quello di eterna giovinezza e bellezza perenne, avvicinandosi sempre più a cogliere l’essenza spontanea e in movimento delle proprie modelle, immortalate anche e soprattutto nelle loro rughe di espressione. Ha contribuito con la sua gentile semplicità e il suo sguardo profondo, a rendere immortale la bellezza postmoderna vivace e meravigliosa nella sua verità. Tutto ciò che non comprende l’universo della chirurgia estetica, dove i difetti, vengono perlopiù annullati. Cosa direbbe il nostro amato Peter, vedendo queste nuove generazioni correre a più non posso dal chirurgo?
La chirurgia estetica così detta “delle modelle”: esiste un intervento di chirurgia plastica che assicura uno sguardo più aperto e sensuale
È molto richiesto anche dalle giovani: stiamo parlando del “lifting delle modelle”. Sguardo molto più aperto e sensuale, l’espressione del volto molto più intrigante. Ecco l’effetto del cosiddetto lifting delle modelle. Questo intervento di chirurgia plastica agisce su occhi e sopracciglia. Che, con gli anni, possono sembrare “stanchi”, a causa del fisiologico scivolamento dei tessuti verso il basso, con il conseguente “effetto tristezza”. “In realtà, il target ideale di questo intervento è doppio: da una parte donne di oltre 40 anni, in cui si è già verificato un certo cedimento dei tessuti; dall’altra donne anche molto giovani, che però vogliono uno sguardo più intrigante”.
Richiestissimo per la sua capacità di… cambiare tutto senza cambiare niente (nel senso che non cambia la mimica), il lifting delle modelle presenta anche il vantaggio di cicatrici assolutamente invisibili. Il prezzo? Il lifting delle modelle costa 7-8000 euro, per chi voglia avere un aspetto fresco e ringiovanito. Voi siete d’accordo? Esistono pareri contrastanti, soprattutto tra le Top.
Irina Shayk: «Ho le rughe e voglio invecchiare senza chirurgia estetica»
La super-modella russa sembra seguire il concetto di bellezza dell’ormai scomparso (purtroppo) Peter Lindbergh. 33 anni, stupenda oggi più di ieri, ha raccontato ad «Harper’s Bazaar» di vedere i primi segni del tempo, ma di non esserne terrorizzata «perché è un processo naturale». Valorizzare quello che si è, perché a detta sua, la perfezione non esiste (possiamo crederci?).
Ci sono giorni in cui anche a Irina Shayk capita di guardarsi allo specchio e di non piacersi per niente. Vero, in quel caso il suo problema è giusto un accenno di un segno di espressione che fino al giorno prima non c’era, ma è comunque sufficiente per farle confessare su «Harper’s Bazaar» di non essere perfetta, «perché la perfezione non esiste». Questione di principio o buon senso? Ok, stiamo parlando di una delle donne considerate tra le più belle del mondo, il che potrebbe quasi risultare come una presa in giro per il resto delle comuni mortali che invece si disperano per via di inestetismi estetici (o presunti tali). Ma per la splendida russa (che ha appena rotto con l’attore e regista Bradley Cooper, da cui ha avuto la figlia Lea de Seine, di due anni) è una questione soprattutto di principio. Sembrerebbe sposare a pieno la filosofia di Lindbergh: «Vivendo in questo mondo perfetto, dove tutti vogliono essere perfetti, io ho invece sempre cercato di promuovere la bellezza naturale nell’intervista a corredo della digital cover del magazine – perché io stessa non sono perfetta, a volte ho il doppio mento. La perfezione non esiste».
La Shayk rivela anche di avere le rughe e che presto gliene spunteranno pure delle altre, ma di non essere affatto preoccupata da questo scenario che molte donne (ma anche uomini) trovano invece deprimente «perché fa parte del naturale processo d’invecchiamento». Talvolta è addirittura una condizione da festeggiare, «perché non essere perfetti fa parte della natura umana». “Si è fatta fare le iniezioni, le sue labbra sembrano dei fagotti, mi metto solo a ridere. Non dico che questa cosa mi renda felice, ma penso che con tutto quello che succede nel mondo, devi avere senso dell’umorismo e stare tranquillo. Ci saranno sempre persone che ti amano e altre che ti detestano, ma questo non scombussola affatto la mia vita”. Merito ad Irina, che non per niente rimane una delle mie modelle preferite. E penso che sia un esempio per molti, oltre che per me!
I lati oscuri della chirurgia estetica
Cambia il colore degli occhi con la chirurgia: modella perde la vista
Esistono casi, in cui la chirurgia estetica può diventare l’inizio di un vero e proprio incubo, e la fine di una vita così detta “normale”. Come è successo a Nadinne Bruna ed a tante altre ragazze e modelle che si sono sottoposte a questi tipi di interventi apparentemente semplici, ma che in realtà le hanno portate a ritrovarsi con un volto sfigurato. “Nadinne Bruna è una modella argentina che desiderava avere gli occhi azzurri: per ottenerli è ricorsa alla chirurgia ma dopo l’intervento i suoi occhi non sono mai più stati gli stessi”. Nadinne Bruna che vanta quasi 200mila follower su Instagram, è una ragazza sexy e prorompente più che mai.
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E i suoi scatti lo dimostrano . Anche il suo viso, per quanto poco naturale, esteticamente è molto gradevole. “Nadinne tuttavia ha sempre nutrito un altro desiderio: possedere gli occhi azzurri. Come fare se Madre Natura glieli aveva dati castani?”. La sexy modella, ad un certo punto, ha preferito sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica per modificare il colore dell’iride. Per farlo è dovuta arrivare a Bogotà visto che il trattamento è vietato negli Stati Uniti. Il risultato non è stato affatto quello sperato. La ragazza, infatti, ha cominciato a soffrire di alcuni disturbi quali fotosensibilità e cataratta. Non a caso i suoi occhi, sotto il profilo della salute, possono essere paragonati a quelli di una donna di mezza età. Gli occhi hanno cominciato ad essere sempre rossi e pruriginosi mentre prima dell’operazione erano in perfetta salute.
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Ma non è tutto: la modella ha la cataratta e, come se non bastasse, dovrà sottoporsi per forza ad un trapianto di cornea se vuole continuare a vedere. La qualità della sua vita è stata notevolmente compromessa e difficilmente tornerà come prima. Chirurgia nociva e priva di buon senso? A quanto pare sì. Molti medici estetici, pur di guadagnare, sono disposti a tutto tralasciando completamente la salute del paziente. Avere gli occhi castani è da considerarsi difetto?
Viso rovinato dall’intervento estetico: modella denuncia il chirurgo
Altro caso, quello di una modella emiliana, che a causa di un intervento estetico al volto è stata deturpata per sempre. Il suo viso da modella non è più tornato alla normalità. Un vero e proprio inferno. Originaria di Modena, è stata sottoposta a un intervento di chirurgia estetica chiamato “resurfacing”. Con il passare dei giorni però, le condizioni della modella sono peggiorate e il suo viso non è mai migliorato. Anzi, è stato deturpato dalle cicatrici. Oppure come Raquel Santos, la modella che voleva rimuovere le rughe della risata con la chirurgia plastica , ma che non è più tornata tra noi.
Colpa dei chirurghi o colpa nostra?
Premetto che personalmente non mi sia mai sottoposta ad un intervento di chirurgia estetica, nemmeno ad iniezioni di acido ialuronico a labbra e zigomi. Per ora sposo completamente la bellezza naturale, ma non rinnego totalmente trattamenti estetici per mantenersi al meglio con il passare del tempo e dell’età che avanza. Colpa dei chirurghi o colpa nostra? La colpa è nostra in primis, oltre che dei chirurghi che per lucro sarebbero disposti a far morire una persona in sala operatoria o a sfigurarla per tutta la vita.
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Migliorare anche con la chirurgia estetica non è sbagliato, e non giudico, ma serve sempre una giusta dose di buon senso per il proprio corpo. Da parte dei diretti interessati e dei medici ( per fortuna la maggior parte responsabile e professionale). Il fatto è che non abbiamo imparato e non riusciamo ad amare il nostro corpo, come la natura ci ha donato. Sempre insoddisfatti, sempre alla ricerca di qualcosa che non abbiamo.
Sempre sotto giudizio e paragone con gli altri: la modella perfetta sui social, l’amica carina che ha un fiume di corteggiatori, e così via. Accettiamoci, amiamoci, rendiamoci unici! Dobbiamo imparare a valorizzare prima i nostri difetti e conseguentemente i nostri pregi. Questo è il segreto anche della fotografia di Peter Lindbergh. Grazie maestro per tutto quello che ci hai insegnato!