
Le bretelle sono state rivisitate rispetto alle precedenti generazioni, sia nelle forme che nei materiali, oltre che nell’uso tradizionale. Da accessorio d’alta classe sono divenute accessorio simbolo di trasgressione, di rottura e di anticonformismo. C’è chi le ritiene un feticcio, meglio se nere e di pelle, che attraversano e segnano il corpo quasi come una provocazione.
Versatilissime
Le bretelle sono un accessorio controverso, che si presta a svariate letture ed interpretazioni, in grado di adattarsi a diversi stili conferendo sempre un tocco di estrema originalità e rompendo gli schemi delle consuetudini. Sembrerebbe un accessorio rubato al guardaroba del nonno e invece sono proprio i giovani i fruitori più convinti delle bretelle, poiché essi ne vedono il potenziale comunicativo rispetto alla solita cintura, un feticcio ormai consueto e fin troppo banale.
Senza dimenticare poi, l’aspetto estetico: se la cintura taglia in due il corpo, creando terribili rigonfiamenti e costringendo l’addome di chi la indossa, le bretelle assecondano le spalle senza evidenziare in negativo alcuna parte della figura, anzi, snellendola visivamente.
Come scegliere le bretelle giuste?
Le bretelle più raffinate sono in seta, hanno rifiniture in cuoio e vanno allacciate al pantalone tramite bottoni e sono regolabili con passanti di metallo. Sono perfette per pantaloni classici, dal taglio regular. Meno belle esteticamente, ma sicuramente più facili da trovare e da abbinare, sono quelle in tessuto elastico o in feltro o in cuoio, che si agganciano ai calzoni attraverso pinzette metalliche a scatto.
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