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]]>Cosa è successo prima che la pizza venisse riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco? La sua storia affonda le radici in un’epoca lontanissima. La prima ricetta di cui siamo a conoscenza e che più si avvicina, tra quelle antiche, a quella attuale della pizza risale agli antichi romani. In particolare, furono i contadini a impastare la farina ottenuta dai chicchi di frumento macinati con l’acqua, le erbe aromatiche ed il sale. Si otteneva così una specie di focaccia cotta sul focolare. Risalgono all’anno mille i primi testi in cui inizia a comparire il termine “pizza”. Il termine divenne ufficiale quando in Descrizione dei luoghi antichi di Napoli Benedetto di Falco affermò la “focaccia in napoletano è detta pizza”. Agli albori del XVII secolo fece la sua apparizione la pizza alla Mastunicola, una schiacciata che ancora non presentava gli ingredienti della classica pizza ma che includeva il basilico. Risalgono al 1600 testimonianze di una pasta per pane condita con aglio, strutto, sale grosso e, in alcuni casi, caciocavallo e basilico. A questa sfilza di ingredienti si aggiunse il pomodoro non appena venne importato dall’America, per la mozzarella si dovette attendere il 1800. Risalgono al 1858 alcuni scritti in cui compare la ricetta della pizza che utilizziamo oggi. La lunga storia della pizza termina con la sua definitiva ufficializzazione nel 1889 con l’arrivo a Napoli del re Umberto I e della regina Margherita. Durante la visita della città i due conobbero il pizzaiolo più noto dell’epoca, Raffaelle Esposito, che realizzò in loro onore tre pizze. In particolare, Esposito dedicò alla sovrana una pizza ispirata al tricolore italiano condita con pomodoro, mozzarella ed origano a cui fu dato il nome di Margherita.
Sono tantissimi i nuovi trend in fatto di pizza che si sono susseguiti nell’arco degli anni. La pizza, infatti, è divenuto un cibo gourmet da condire con gli ingredienti più ricercati. Ecco alcuni esempi che meglio illustrano il fenomeno e da provare assolutamente: pizza con salmone affumicato, zucchine e stracciatella; pizza con alici, fiori di zucca e ricotta; pizza con provolone e zucchine in due consistenze; pizza con fichi, prosciutto crudo e fiordilatte e tante altre. Vasta anche la scelta degli impasti tra cui scegliere realizzati con differenti farine tra cui quella integrale o quella ai 5 cereali.
Una delle prime curiosità riguarda il regno della pizza, Napoli. È possibile avere la certezza di gustare una “vera pizza napoletana” laddove chi la prepara segue il cosiddetto disciplinare, ovvero quelle regole trasmesse oralmente dai pizzaioli e che ora sono state raccolte in un documento scritto per garantire una preparazione ad hoc di questa specialità. Un’altra cosa che ti farà strabuzzare gli occhi è che il primo consumatore di pizza al mondo non è l’Italia ma sono gli Stati Uniti (da tenere in considerazione, però, la maggiore densità di popolazione).
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]]>Il Kenya è uno dei tanti Paesi che meritano di essere presi in considerazione per un itinerario di questo tipo, anche se è opportuno scegliere il periodo dell’anno più adeguato, soprattutto se non si vuol correre il rischio di lasciarsi scappare il momento della migrazione degli animali, che è sempre molto emozionante. Masai Mara è il nome della riserva più grande di tutto il territorio, ideale per ammirare flora e fauna. A ottobre e ad aprile, i visitatori hanno l’occasione di assistere a uno spettacolo straordinario: quello degli spostamenti di giraffe ed elefanti, ma anche di zebre e leoni. Questa, inoltre, è l’occasione per entrare in contatto con gli abitanti del posto.
Il Parco Nazionale di Serengeti si sviluppa tra il Kenya e la Tanzania e a partire dai primi anni Ottanta è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Proseguendo la rassegna di destinazioni che si possono prendere in considerazione c’è il Parco Nazionale di Ruaha, che deve il proprio nome al corso d’acqua omonimo. Ma quali sono gli animali che è possibile ammirare durante un safari? Si spazia dai bufali alle scimmie, passando per i rinoceronti e i leopardi, senza dimenticare le gazzelle e i gorilla. Ecco perché ci si può recare anche in Uganda, magari scegliendo come meta il Parco Nazionale di Bwindi, che accoglie il numero più elevato di gorilla di montagna: si tratta di una specie protetta, in quanto ritenuta a rischio di estinzione.
Il safari a cui ci si può dedicare all’interno del Parco Nazionale di Bwindi è differente rispetto agli altri: si tratta infatti di entrare nella natura a piedi, il che vuol dire che il percorso non è dei più facili. Si ha a che fare con una vegetazione alquanto densa, con uno spettacolo affascinante fra camaleonti e farfalle cascate. Proseguendo in questo viaggio non si può non citare il Parco Nazionale d’Etosha in Namibia, dove il territorio è baciato del sole; il suolo, invece, è caratterizzato da spaccature particolari, che non si trovano altrove, dovute alla presenza di saline. La leggenda racconta che questo luogo sarebbe nato dalle lacrime di una ragazza che avrebbero lasciato il terreno salato. Dopo le precipitazioni, in questa location è possibile osservare anche i fenicotteri.
Un safari nel Parco di Kruger è una proposta quasi obbligata nel caso di un itinerario turistico da vivere in Sudafrica. Questa struttura è stata inaugurata nei primi anni del XX secolo ed è caratterizzata da vari ecosistemi, con serpenti e coccodrilli. Ai piedi dei vulcani dei Monti Virunga c’è, invece, il safari più emozionante per gli amanti dei paesaggi particolari. Gli elefanti sono, infine, i protagonisti di un safari vissuto nel Parco Nazionale del Chobe, che si trova nel Botswana.
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]]>L'articolo Viaggio ad Amalfi per la Regata storica delle Repubbliche marinare proviene da Luxgallery.
]]>In quale occasione fare un viaggio ad Amalfi e in Costiera? D’estate o d’inverno Amalfi e la sua Costiera hanno sempre lo stesso fascino indicibile, ma una buona occasione per visitarle è la storica Regata delle Repubbliche marinare, in programma per il 2022 nei giorni del 3, 4, e 5 giugno.
La Costiera Amalfitana è composta da 13 incantevoli cittadine che si aggrappano alla spettacolare scogliera. È stata inserita nell’elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1977 e attira migliaia di turisti ogni anno. Per informazioni generali di carattere storico, culturale e turistico è possibile consultare il sito web dell’ufficio turistico di Amalfi.
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Per iniziare col piede giusto il vostro viaggio ad Amalfi il Sentiero degli Dei è la migliore escursione della Costiera Amalfitana. Questa escursione offre i panorami più belli della Costiera Amalfitana e si estende da Bomberano a Nocelle e impiegherà dalle 2 alle 2,5 ore circa ed è lunga 4 miglia (6,44 chilometri).
Se percorri il Sentiero degli Dei, il viaggio ti guiderà attraverso antiche città storiche, rovine e panorami maestosi. Per sfruttare al massimo questa escursione, vai qui all’alba e fai colazione al sacco. Ci sono alcune panchine lungo il sentiero che è perfetto per la colazione.
Questa escursione mozzafiato ad Amalfi offre alcuni dei panorami più spettacolari della costa. Assicurati di fermarti al punto panoramico del Belvedere per un incredibile punto di sosta con le migliori viste lungo l’escursione. Il Sentiero degli De è il modo perfetto per trascorrere la giornata! Vivrai anche due città meno conosciute della Costiera Amalfitana, Bomberano e Nocelle .
Una volta arrivato a Nocelle, assicurati di fermarti al caratteristico Lemon Point per il miglior succo di limone e arancia fresco con gli agrumi prodotti in Costiera. È un gradito rinfresco dopo una lunga camminata.
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Quando si visita la Costiera Amalfitana, una gita all’isola di Capri è d’obbligo. I traghetti partono da ogni destinazione lungo la Costiera Amalfitana, quindi non ci sono scuse. Quest’isola è così bella, con il suo mare azzurro brillante e i paesaggi verdi e aspri, è semplicemente sbalorditiva. Anche se l’isola è rinomata per essere un parco giochi per i ricchi, in realtà c’è qualcosa da fare lì per ogni viaggiatore e ogni budget.
Ecco le tre migliori cose da fare a Capri:
L’isola di Capri è composta da due parti, Capri e Anacapri. Il Monte Solaro si trova ad Anacapri. Quando si arriva a Marina Grande , c’è una stazione degli autobus sulla sinistra. Acquista i biglietti e sali sul bus per Ana Capri . Una volta arrivati ad Anacapri, sarete in Piazza Vittoria.
Da lì sarà necessario salire i gradini della funivia che vi porterà in cima al Monte Solaro. La funivia è di per sé un’esperienza fantastica. È incredibile vedere il paesaggio di Capri che si dispiega davanti a te mentre ti avvicini alla cima della montagna.
Questa cima di montagna è solo piccola ma offre alcuni dei migliori panorami di Capri . Una volta in cima, il primo belvedere, stare davanti all’ingresso ti regalerà le migliori viste! C’è anche una piccola caffetteria lì così puoi goderti un gelato mentre ti godi i paesaggi. Puoi tornare ad Ana Capri con la funivia o puoi tornare a piedi.
Scendendo a piedi si può fare una deviazione per vedere la Chiesa di Cetrella. Si tratta di una minuscola casa di importanza religiosa arroccata sugli scogli con vista incredibile su Capri.
Quando torni ad Anacapri, vale la pena dedicare del tempo all’esplorazione. Anacapri ospita alcune bellissime ville storiche trasformate in musei.
Ci sono anche un sacco di negozi in cui curiosare ed esplorare. Un vero gioiello di questa zona è Villa San Michelle , era la casa dei sogni del medico svedese Axel Munthe . Questa villa è stata edificata sui resti di un’antica cappella dedicata a San Michele.
Questo è uno dei luoghi più magici di Capri. La Grotta Azzurra è una grotta marina in cui la luce del sole passa attraverso una cavità sottomarina che crea un riflesso blu che illumina la grotta. È uno spettacolo così bello da vedere e sicuramente da non perdere quando si è a Capri.
Villa Cimbrone a Ravello. Ravello di per sé vale una gita di un giorno: è sicuramente il luogo più romantico della Costiera Amalfitana ed meta per la luna di miele di migliaia di persone ogni anno. La città è piena di punti panoramici romantici, cibo straordinario e alcuni dei giardini più belli del mondo. Villa Cimbrone è una delle ville storiche di Ravello, famosa per i suoi panorami mozzafiato dalla terrazza dell’infinito, per le lussureggianti fioriture e roseti. La Terrazza dell’Infinito offre le migliori viste su tutta la Costiera Amalfitana. Questo posto è il posto più perfetto per guardare il tramonto.
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Grandi novità caratterizzano la 66esima Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare, in programma nella Città di Amalfi il 3, 4 e 5 giugno 2022, il Sindaco Daniele Milano, svela quella che sarà una delle tante chicche che contrassegneranno la manifestazione storico sportiva.
Il Comitato Generale delle Antiche Repubbliche Marinare ha infatti approvato all’unanimità l’istituzione di una nuova gara, sempre su galeoni, con equipaggio misto – con donne e non più di quattro uomini – sulla distanza di mille metri.
“La Regata delle Antiche Repubbliche, inizialmente simbolica, nel tempo ha assunto un significato agonistico sempre più importante, grazie alla partecipazione di grandi campioni del canottaggio”, spiega il sindaco di Amalfi. “Occorre una forma mentis flessibile, bisogna saper lavorare in squadra come da soli, a contatto con l’acqua e il vento. In quest’ottica abbiamo deciso di allargare il nostro sguardo e innovare ulteriormente la sfida tra le nostre Città, creando una nuova competizione in cui valorizzare la partecipazione delle donne e dei giovanissimi che si allenano, già oggi, per partecipare alle Regate dei prossimi anni”, ha concluso il primo cittadino.
Il programma dettagliato di incontri, eventi collaterali e happening dedicati, mostre, concerti, rievocazioni storiche, itinerari guidati alla scoperta della storia d’un evento che è cultura, folclore e spettacolo sarà svelato il 26 maggio 2022 nel corso della conferenza stampa di presentazione della Regata storica delle Repubbliche marinare.
Amalfi è pronta ad ospitare tutti quelli che sa sempre amano la Regata ma anche tutti quelli che amano il mare. La compagnia marittima Tra.vel.mar. (sponsor tecnico) ha attivato diverse corse aggiuntive al quotidiano servizio della linea intercostiera.
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]]>L'articolo Arborina Relais, un design boutique hotel immerso nelle vigne delle Langhe proviene da Luxgallery.
]]>Un soggiorno in Langa è sinonimo di natura, enogastronomia e, soprattutto, quiete e relax. Il luogo perfetto per dedicarsi al benessere di corpo e mente. Immerse tra le vigne, le Suite Arborina sono concepite per offrire il massimo comfort e far godere del paesaggio mozzafiato della valle del Barolo, grazie alla vetrata panoramica di cui sono dotate tutte le stanze.
La SPA Arborina offre una vasta quantità di esperienze, rituali e trattamenti rigeneranti, tutti a base di prodotti e materie prime del territorio, come le piante aromatiche, la rosa damascena, i vinaccioli
d’uva e le nocciole di Langa. Tutti prodotti naturali firmati LeLang.
All’interno del relais, Osteria Arborina, una stella Michelin, accompagna gli ospiti alla scoperta delle ricchezze enogastronomiche del territorio, e non solo. Alla guida del fine dining lo chef Giuseppe Lo Presti.
La filosofia dello Chef, di origini toscane, si basa sulla semplicità e sul ricordo partendo dal territorio delle Langhe, in particolare dalla terra del Barolo, un simbolo, un’identità, un connubio di ingredienti su cui lavorare. Ed è proprio dal Barolo che lo chef ha sviluppato la nuova Carta del fine dining. Local ed influenze del passato si incontrano in una proposta essenziale, emozionante e concreta.
“La mia filosofia è sempre legata al ricordo e al territorio in cui sono; un mix di tradizione, contaminazione delle mie origini, la Sicilia, e della regione da cui provengo, la Toscana. Nella nuova Carta ai Osteria Arborina ci sarà tanto Piemonte ma con influenze toscane e
siciliane”.
Un’identità forte costruita su territori e su ingredienti eccellenti locali che ben dialogano fra loro in una proposta culinaria dai sapori riconoscibili, essenziali ed avvolgenti.
https://www.luxgallery.it/chef-lo-presti-alla-guida-dello-stellato-osteria-arborina-297489/
Con la stagione estiva, Arborina Relais apre anche la terrazza, con meravigliosa vista sui vigneti del Barolo. Un bistrot contemporaneo con una proposta smart ma sempre di altissima qualità firmata dallo chef Lo Presti.
Arborina Relais è un’oasi di bellezza dove rigenerare corpo e spirito nella Bellezza della Terra del Barolo.
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]]>L'articolo La catena di Briatore arriva anche a Milano, Crazy Pizza mescola tradizione ed innovazione proviene da Luxgallery.
]]>Crazy Pizza è la catena di pizzerie fondata da Flavio Briatore, per ora aperte una a Porto Cervo, in Costa Smeralda, una a Londra ed una nella ricca Montecarlo, dove l’imprenditore abita in una villa esclusiva. Ora l’imprenditore, dopo la primissima apertura in Italia nella Roma Capitale il 15 febbraio, il primo marzo ha aperto un nuovo punto vendita della pizzeria anche a Milano. Il nuovo locale “Crazy Pizza” sorge tra Corso Garibaldi e Brera. Un punto strategico, benché incontro perfetto tra la vecchia e la nuova Milano, dove prima o poi passano tutte le tendenze del food, dal tradizionale all’innovativo. Esattamente in linea con l’idea cosmopolita del marchio.
“La scelta delle location è un segnale forte», ha detto Flavio Briatore. «Crazy Pizza si allontana dal concetto tradizionale di pizzeria, proponendo un’idea nuova di ristorazione” Briatore invita quindi a gustarsi una buona pizza, innovativa in un locale differente da una solita semplice pizzeria. “La pizza rimane la protagonista ma si sposa per la prima volta con atmosfere eleganti e un servizio impeccabile”. E’ per questo che nasce a Milano il Crazy Pizza di Briatore, per unire queste due realtà. Il successo si è fatto aspettare per poco e a pochi giorni dall’apertura il locale è già tutto prenotato.
La pizza della catena di Bratore è bassa e senza lievito con crosta sottile e condita con ingredienti freschi tipicamente italiani e non solo. Il menù è vasto e le pizze vanno dalla classica margherita alla pizze più ricercate come quella con Pata Negra, tartufo o salmone. In alternativa alla pizza però, ci sono anche insalate leggere e invitanti. In abbinamento alle pietanze, il locale offre un’importante cantina di vini, con bottiglie ricercate, alcune anche vintage. Ad accompagnare il pasto, di sottofondo un’immancabile dj set, per ricreare un ambiente sofisticato, confortevole e ricercato.
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]]>L'articolo Le Dolomiti e la cucina sostenibile di chef Chris Oberhammer proviene da Luxgallery.
]]>Oggi la struttura ospita il Centro Culturale Centro Culturale Euregio Gustav Mahler Dobbiaco Dolomiti e la Guesthouse della Fondazione, la scuola di musica dell’Alta Pusteria, il Centro Visite Tre Cime, lo “Jugenddienst Hochpustertal” e l’Ostello della Gioventù.
All’interno del suggestivo parco dell’ex Grand Hotel si trova una struttura in vetro che riflette la luce del sole. Un microcosmo di bellezza vera che racconta le Dolomiti attraverso la cucina. Un prato di erbe e fiori selvatici circonda Tilia, il ristorante stellato dal 2007 dello chef Chris Oberhammer.
Chi è Chris Oberhammer?
“Chris è uno chef estroverso e un po’ “folle”, nel senso buono del termine. Sono molto dinamico, curioso e sempre in movimento. Tanto creativo e con mille idee nella testa. Non riesco a stare fermo, ho sempre qualcosa da fare e da realizzare. Amo la natura, la terra e le mie montagne che racconto sempre nella mia cucina attraverso i miei piatti. Sono uno sportivo, adoro camminare ma ancor di più correre. Nella corsa ritrovo me stesso, scarico lo stress e mi ricarico di energia positiva”.
Il suo ristorante si chiama “Tilia”. Da dove ha origine questo nome?
“Tilia é il nome latino dell’albero „Tilio“. Nella casa che fu di famiglia dello chef, a Santa Maria, una frazione di Dobbiaco si trova uno dei Tigli più vecchi della zona, piantato dal bis, bis nonno di Chris. Fa parte delle mie radici, della mia origine. In tutta l’Europa il tiglio è simbolo di amicizia e fedeltà, di stabilità e onesta, di longevità familiarità. Il Tiglio è un posto sicuro dove sentirsi protetti. Ho scelto così di chiamare il mio ristorante TILIA, un luogo accogliente e positivo per i miei ospiti”.
Cosa è la cucina per lei?
“Ci ho dedicato tutta la mia vita alla cucina. La cucina è vita. Ho rispetto per i piccoli produttori locali con cui lavoro e per il prodotto che mi passa per le mani. Proprio per questo è mia grande premura farne sempre qualcosa di veramente speciale, evidenziando il sapore del prodotto stesso. La cucina per me è valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze”.
Quale è la sua filosofia di cucina?
“La mia filosofia di cucina racconta l’unione di modernità e semplicità. Una proposta gastronomia che decanta il prodotto ponendo veramente tanta attenzione al tema della stagionalità…
Al mio ristorante Tilia va in scena una proposta gastronomica volta a valorizzazione il territorio. Ci troviamo infatti nel cuore del Patrimonio UNESCO delle Dolomiti. Una cultura ricca che “non deve andare persa” ma deve essere valorizzata così come i prodotti locali. Ed è quello che cerco di fare io, tutti i giorni, con la mia idea di cucina!”
Chef, ci racconta del progetto “MONS”?
“MONS by Chris Oberhammer, un progetto nato sui temi di sostenibilità, regionalità, rispetto, onestà e consapevolezza ambientale.
MONS è sinonimo di tutto questo. MONS è il nome latino della montagna. È la mia visione e di tutto il mio team. Un principio che accompagna quotidianamente tutte le nostre azioni: dalla cucina del Tilia a tutto ciò che viene realizzato in esterna. MONS è onestamente sostenibile e con sostenibile intendo adattare un menu in base al raccolto nell’orto, utilizzare gli ingredienti direttamente dalle fattorie nelle immediate vicinanze e utilizzare e quotidiano della natura in modo consapevole.
MONS non è solo la filosofia di cucina del mio ristorante Tilia ma è anche esperienza e condivisione. Da qui nasce MONSLIVE.
MONSLIVE coinvolge clienti ed appassionati o curiosi in eventi che permettono di entrare in diretto contatto con la natura, il territorio e i produttori locali. È connessione tra persone, natura e cibo come i picnic o le camminate in montagna con sosta gourmet”.
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]]>L'articolo Vacanze Natale 2021 a Cortina, i soggiorni più esclusivi della regina delle Dolomiti proviene da Luxgallery.
]]>Ma Cortina, suggestiva e sofisticata, offre anche l’opportunità di fare un importante shopping, in Corso Italia. In passato utilizzato anche come set fotografico, il corso è ricco di boutique e negozi alla moda, facilmente raggiungibile dagli hotel di lusso della zona. Difatti lo shopping è un vero e proprio must che rende Cortina la meta prescelta e più frequentata anche dai vip.
Cortina è da sempre la meta più amata per le vacanze di Natale, e non solo. Sopratutto da chi ricerca esclusività, mondanità e lusso. Insomma, non è di certo frequentata da chi vuole andare al risparmio o predilige qualcosa più alla mano, semplice. Chi sceglie Cortina, non bada a spese ed è alla ricerca del meglio. Vediamo quindi una panoramica dei posti più esclusivi dove soggiornare per questo Natale 2021.
Resort che fa parte degli Small Luxury Hotels of the World, è una sintesi perfetta tra un design super contemporaneo e il calore ampezzano. Il Rosapetra Spa Resort è situato a due passi dal centro di Cortina e dagli impianti di risalita. In particolare, il ristorante gourmet ha una vista panoramica sulle Dolomiti e la Spa è stata classificata tre le 100 più belle d’Italia.
Il centro benessere è ispirato a una filosofia olistica, dal greco “olos” che significa “tutto, intero, totale”, questa visione racchiude una prospettiva a 360° nella quale l’uomo e il mondo vengono visti nell’insieme e non separati. Offre una piscina riscaldata a 30° con idromassaggio, sauna finlandese, bagno turco e la suggestiva Black Sauna esterna, sul modello delle “saune di fumo” tipiche finlandesi.
Lo Starlight Room 360 è ideato per vivere un’esperienza indimenticabile e provare l’emozione insolita di ritrovarsi sotto un cielo di stelle e dormire avvolti da cattedrali di roccia. Si tratta di una suite vetrata a 2.055 metri di quota con vista che dà sulle cime del Lagazuoi, del Sass de Stria e delle 5 torri.
La Starlight Room 360, è realizzata in legno di abete ed è dotata di un esclusivo sistema che consente alla struttura di ruotare su sé stessa a 360°, cambiando in questo modo il panorama che si gode dall’interno. Gli interni riprendono lo stile tradizionale delle baite di montagna. La Starlight Room è situata in una zona tranquilla ed appartata e si raggiunge, in inverno, accompagnati dallo staff del Rifugio sottostante con l’utilizzo della motoslitta. Un’esperienza unica per un soggiorno da sogno.
l’Hotel Cristallo si affaccia proprio su Cortina ed è il gioiello delle Dolomiti italiane. Insediato fra le maestose cime del gruppo montuoso delle Dolomiti, il resort è circondato da valli alpine. Offre inoltre una vastissima gamma di attrattive invernali ma anche estive. Lo stile dell’edificio è ispirato originariamente all’art nouveau che ne caratterizza l’architettura.
Il fascino ricercato del mobilio delle camere è insuperabile. Vi sono due suite Presidential, dedicato a Frank Sinatra e Peter Sellers, che sono veri e propri appartamenti che offrono il massimo livello di comfort e riservatezza. Le due suite sono provviste di spa private, saune e bagni turchi. Inoltre disponibile anche il servizio di maggiordomo personale. Un vero Hotel di lusso.
Faloria Mountain Spa Resort è l’essenza del lusso nel cuore delle dolomiti. Resort a 5 stelle in cui l’atmosfera è “nordica”, elegante ed essenziale, ma rilassante e confortevole.
Nel cuore della Valle d’Ampezzo, questo splendido resort termale di montagna offre i migliori servizi per un soggiorno all’insegna del comfort e del relax.
La struttura è stata recentemente ristrutturata e si colloca in perfetta armonia con il contesto paesaggistico. Il calore di uno stile contemporaneo e chic unito al tradizionale arredo ampezzano offre un clima ideale per chi ama l’esclusività. Per eccellenza l’Hotel più completo per le vacanze di Natale 2021 a Cortina.
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]]>L'articolo Arte Culinaria sotto le vette delle Dolomiti, patrimonio naturale Mondiale dell’UNESCO proviene da Luxgallery.
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“Da un lato vogliamo promuovere lo scambio internazionale con il Dolomiti Gourmet Festival e far conoscere ai top chef di tutto il mondo la tradizione culinaria e la cultura delle Dolomiti. Allo stesso tempo, i visitatori hanno la possibilità di godere dell’arte culinaria di numerosi rinomati top chef e di festeggiare con loro”, spiega Chris Oberhammer, chef stellato del ristorante Tilia di Dobbiaco e organizzatore del festival gourmet.
Ogni anno il festival ospita chef nazionali ed internazionali per una quattro giorni ricca ed intensa.
Tra gli ospiti di questa edizione lo chef Emanuele Petrosino alla guida del ristorante Bianca al Lago di BIANCA RELAIS a Oggiono, Lecco; lo chef Andrea Ribaldone di LINO Restaurant a Pavia; Massimo Spigaroli del Relais Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense; Sergio Dondoli patron della famosissima Gelateria di Piazza nel cuore di San Gimignano e tantissimi altri chef italiani ed europei.
L’edizione 2021 è sostenuta e sponsorizzata dai Main Sponsor Les Collectionneurs, 3 Zinnen Dolomites, Alto Adige e Salewa.
www.dolomitigourmetfestival.com
Foto: Dolomiti Gourmet Festival
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]]>L'articolo I sentieri del Trentino Alto Adige da non perdere (con lo zaino in spalla) proviene da Luxgallery.
]]>Con lo zaino in spalla, vivere il Trentino Alto-Adige ti permette di avvicinarti a una cultura tradizionale e contadina, di essere a contatto con la natura più primitiva e profonda. Scegli i tuoi itinerari in Alto Adige, ma non dimenticare, durante l’organizzazione del viaggio, di prenotare l’alloggio: ti suggeriamo un hotel 5 stelle in Alto Adige, per vivere il massimo del comfort, tra relax e natura.
Perché visitare Madonna di Campiglio? È un’eccellenza del Trentino Alto Adige, un sentiero che ti porterà a scoprire la zona delle Dolomiti di Brenta, ma non solo. Il sentiero del bosco porta al Lago delle Malghette, in cui è presente anche un rifugio per dormire alla notte dopo aver percorso il sentiero. La traversata è assolutamente panoramica: flora e fauna di una certa bellezza, pascoli sull’erba, pini mughi.
Le Dolomiti sono maestose, rigogliose, offrono uno spettacolo tipico raro al mondo. Grazie ai sentieri presenti nella Val di Fassa, il Trentino Alto Adige chiama a sé migliaia di turisti all’anno, stranieri e italiani. Ogni sentiero disposto sul territorio è ben tracciato, per consentire sempre di ritrovare la strada: diversi i livelli di esperienza, alcuni adatti anche per le famiglie in viaggio coi bimbi.
Nella Val di Fassa non perdere la possibilità di vivere Viel del Pan. Si trova proprio ai piedi della Marmolada: un tempo, era una strada commerciale. Che cosa si trasportava? Lo anticipa il nome stesso: il pane! Il sentiero ti permette anche di osservare il Lago di Fedaia: un paesaggio quasi mistico.
Le Tre Cime di Lavaredo sono Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Le escursioni che si tengono qui richiedono un po’ più di allenamento, ma ne vale decisamente la pena. Puoi scegliere se salire le rocce, scalarle o fare il classico giro ad anello. Le Cime sono un simbolo delle Dolomiti, e nei loro pressi sono disposti molti rifugi in cui fermarsi a dormire o mangiare un bel piatto di polenta con funghi o formaggio.
Il Trentino è una meta ideale da scegliere sia in estate, che in inverno: il trekking è per tutti ed è perfetto per rigenerarsi. Un ulteriore scenario suggestivo ci viene regalato dalla Strada delle 52 Gallerie. Il panorama trentino si erge in tutta la sua magnificenza davanti ai nostri occhi: questa strada è un’opera di ingegneria militare da non perdere.
La passeggiata è aperta anche alle famiglie, dal momento in cui sono presenti lungo la strada alcuni cartelloni didattici che spiegano le motivazioni per cui è stata costruita. Il viaggio sarà dunque accompagnato alla scoperta della storia: fu costruita nel corso della Prima Guerra Mondiale. E cosa c’è di meglio di una bella sauna per rigenerarsi? Sul sito spezzonisauna.it ci sono numerose proposte in tal senso.
Un’escursione che si dovrebbe fare almeno una volta nella vita: visitare i Laghi Baselga di Pinè. Una passeggiata che può essere fatta in circa tre ore, ideale anche per bambini, che potranno ammirare i vari laghi. Un piccolo paradiso in terra, per ricongiungersi alla natura. Naturalmente, non dimenticare di portare con te i migliori bastoni da trekking e nordic walking: parti sempre con l’attrezzatura adatta per vivere le passeggiate in mezzo alla natura. Carica il tuo zaino in spalla e parti per il meraviglioso Trentino: un luogo a dir poco eccezionale.
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]]>L'articolo Antonino, il banco di Cannavacciuolo: dove sorge la nuova pasticceria dello chef proviene da Luxgallery.
]]>Fresca e monoporzione, le torte, il gelato di produzione artigianale e anche i prodotti proposti nel suo shop on line. Come: le torte in vaso e i biscotti. Grazie alla produzione del vicino Laboratorio Cannavacciuolo, che realizza artigianalmente ogni dolce o proposta salata, il negozio offrirà diverse proposte, con prodotti che cambiano durante ogni stagione; immancabili anche idee sfiziose per ogni occasione speciale dell’anno.
Un indirizzo da non perdere, per una colazione o merenda all’aria aperta. Per portare a casa un ricordo goloso dopo la visita del Borgo medievale di Orta, dell’Isola di San Giulio o del Sacro Monte, Patrimonio Mondiale dell’Unesco. ANTONINO, il Banco di Cannavacciuolo è il nuovo format del Gruppo Cannavacciuolo. Ha debuttato a Vicolungo nel 2019 e che vuole creare un punto smart gourmet ispirato alla tradizione street food napoletana.
Dopo l’apertura del Relais Villa Crespi, dei Bistrot di Torino e Cafè & Bistrot di Novara, dello Shop on line, della collezione LAQUA RESORTS – il nuovo ANTONINO, Il Banco di Cannavacciuolo ad Orta San Giulio – entra a far parte del Gruppo.
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