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Resort extra-lusso? Nell’Oceano Pacifico il paradiso terrestre luxury da lasciare senza fiato

Resort extra-lusso? Nell’Oceano Pacifico il paradiso terrestre luxury da lasciare senza fiato

Resort extra-lusso immerso nell’Oceano Pacifico? Oramai un’assodata realtà. In breve, si tratta di un atollo dell’arcipelago delle Isole del Vento facente parte delle Isole della Società, che si trova a 59 km a nord di Papeete; la capitale della Polinesia Francese, una collettività territoriale d’oltremare francese, per l’appunto, immersa nell’Oceano Pacifico.

Resort extra-lusso immerso nell’Oceano Pacifico? Oramai una realtà. Di che cosa si tratta?

Tetiaroa è sotto l’amministrazione del comune francese di Arue. L’atollo ha un solo abitante: Simon Teihotu Brando, figlio dell’attore Marlon Brando e della sua terza moglie, l’attrice Tarita Teriipia. Tetiaroa è uno dei pochi atolli al mondo privi di pass attraverso la barriera corallina che lo circonda, di conseguenza i colori e la brillantezza del mare interno sono particolarmente accesissimi per un panorama da togliere il fiato. Nel 2009 inizia la costruzione del resort di lusso fortemente voluto già da Marlon Brando, che termina solo nel 2014 (a morte dell’attore già avvenuta). È attivo anche un sito web ufficiale attraverso il quale si può prenotare la vacanza in una villa privata.

Il fulcro della storia dei polinesiani

Oltre alla sua bellezza mozzafiato, Tetiaroa è un luogo di rara biodiversità e un santuario naturale per uccelli e vita marina. Preservare e proteggere questo raro habitat e la sua vita vegetale e animale è importantissimo. Tetiaroa ha un ruolo speciale nella storia e nella cultura polinesiana. È stato l’esclusivo e favorito ritiro dei reali tahitiani per secoli. Antichi marae (templi) costruiti sull’atollo dai primi polinesiani possono ancora essere trovati lì oggi. Con la sua ricca storia e la sua bellezza eterea avrà sempre un posto speciale nel cuore dei polinesiani.

Il resort extra-lusso a Tetiaroa: un sogno ad occhi aperti

Tetiaroa è un’isola incontaminata dell’oceano Pacifico . Marlon Brando se ne innamorò perdutamente nel 1960, mentre girava la pellicola “L’ammutinamento del Bounty“, film che gli fece perdere la testa non solo per atolli, palme e barriere coralline, ma anche per l’attrice protagonista, una polinesiana di nome Tarita Teriipaia, con cui iniziò successivamente una relazione sul set e che più tardi sposò. Tetiaroa, un mini arcipelago di minuscole isolette, circondato e protetto da 30 chilometri di barriere di corallo, è un vero e proprio paradiso terrestre. Dove l’attore Brando trovò il suo personale paradiso, lontano da paparazzi.

Un rifugio dai paparazzi

L’isola diventò il suo rifugio, in cui trascorse molto tempo, fino alla morte avvenuta dieci anni fa. Ad oggi, i suoi eredi, l’hanno venduta ad una società commerciale che ne ha ricavato un resort di lusso da 4 mila euro a notte: si chiama The Brando ed è una località super lusso di cui i turisti danarosi non potranno far a meno con l’illusione di una vacanza nella “casa” del grande Marlon Brando. “La mia mente è sempre lenita quando mi immagino seduto sulla mia isola del Mare del Sud di notte. Se ho la mia strada, Tetiaroa rimarrà per sempre un posto che ricorda ai tahitiani cosa sono e cosa erano secoli fa.”

Brando e il suo sogno diventato realtà: la realizzazione del resort extra-lusso

Brando era appassionato di preservare le bellezze naturali, la biodiversità e la ricchezza culturale di Tetiaroa ed era determinato a trovare un modo per essere un centro di ricerca e istruzione e un modello di sostenibilità. Era convinto che questo piccolo atollo potesse portare del bene al mondo intero. Nel 1999 chiese a Richard Bailey, un residente di lunga data di Tahiti che condivideva la passione di Brando per l’ambiente e che aveva creato alcune delle migliori località della regione, di aiutarlo a concepire un piano che avrebbe aiutato Brando a realizzare il suo sogno. Insieme, Brando e Bailey hanno perseguito l’obiettivo comune di creare il primo e principale resort post-carbonio al mondo. Un’isola in cui nuove tecnologie innovative avrebbero consentito un ambiente di lusso autosufficiente anche per gli ospiti dell’hotel, i residenti e la ricerca scientifica. Un sogno diventato realtà!