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L’oligarca russo Abramovich vende il Chelsea, il ricavato sarà devoluto per le vittime della guerra in Ucraina

L’oligarca russo Abramovich vende il Chelsea, il ricavato sarà devoluto per le vittime della guerra in Ucraina

L’imprenditore e politico russo Roman Abramovich ha annunciato che venderà la squadra di calcio inglese del Chelsea. Squadra cresciuta sotto di lui, collazionatrice di svariati titoli nazionali, ora sarà dunque in vendita. Il motivo? Abramovich vuole donare il ricavato alle vittime della guerra in Ucraina.

Abramovich vende il Chelsea

Gli aiuti per la difesa del Paese stanno arrivando a gran voce da tutto il mondo. Da chi sfruttando la propria popolarità da forza ai volontari arruolati in guerra con post motivazionali sui social, come l’ex Miss Ucraina Anastasia Lenna. Fino ai potenti oligarchici russi, come Roman Abramovich, donando un ricavato che potrebbe davvero essere di grande aiuto al paese sotto assedio.

Abramovich annuncia la vendita del club

Proprietario della squadra di calcio da quasi vent’anni, Abramovich l’ha trasformata in uno dei club più forti al mondo. Nel tempo, infatti, il Chelsea ha collezionato due Champions League, due Europa League, una Supercoppa europea e una Coppa del mondo. Ma ormai la decisione è presa; Abramovich ha messo il Chelsea in vendita.

Su un lungo post comunicato sulla pagina ufficiale del Chelsea, l’imprenditore scrive: “Nella situazione attuale ho preso la decisione di vendere il Club […]. Inoltre, ho incaricato il mio team di creare una fondazione di beneficenza in cui verranno donati tutti i proventi netti della vendita. La fondazione sarà a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina”. Il valore della squadra sembra aggirarsi intorno a due miliardi di sterline, una cifra davvero significativa.

Una scelta sicuramente difficile e dolorosa quella presa di Abramovich di vendere il Chelsea, ma ci tiene a sottolineare l’importanza del ricavato che si otterrà in seguito alla vendita: “Ciò include la fornitura di fondi essenziali per i bisogni urgenti e immediati delle vittime.” Infine, conclude il comunicato con un caloroso saluto alla squadra ed ai tifosi, ricordando loro che: “È stato un privilegio della vita far parte del Chelsea e sono orgoglioso di tutti i nostri successi congiunti. Il Chelsea e i suoi tifosi saranno sempre nel mio cuore”. Ma dietro il gesto di beneficenza potrebbe esserci anche altro.

L’imprenditore russo sta cercando di scappare dalle sanzioni?

La mossa di Roman Abramovich di devolvere il ricavato della vendita del Chelsea per le vittime della guerra potrebbe apportare un importante cambiamento allo scenario della guerra. Sopratutto sul fronte dei rapporti interni con la Russia. Abramovich è infatti uno degli oligarchi russi più noti. Ovvero fa parte di un ristretto gruppo di privati cittadini che dal crollo dell’Unione Sovietica hanno accumulato enormi ricchezze e che, dato ancora più importante, intrattengono stretti rapporti con la presidenza russa. Questo gruppo non si può definire altro che “nel mirino” anche da parte dei comuni cittadini. Di recente infatti è stato fatto un duro attacco ad allo yacht di un noto oligarca russo da parte di un marinaio ucraino.

Gli oligarchi russi sono tra i primi ad essere colpiti dalle sanzioni economiche occidentali seguite all’invasione russa in Ucraina. Dunque la scelta di Abramovich di mettere in vendita il Chelsea, quindi di liberarsi dei propri patrimoni nel Regno Unito, potrebbe essere dettata dalla paura di incombere in misure punitive e per sfuggire alle sanzioni.

Insomma l’oligarca russo da sempre legato alla figura di Putin, ora sembra aver preso una netta posizione. Abramovich, vendendo il Chelsea a favore della guerra in Ucraina, gioverà al paese ma anche a lui stesso, prevenendo così di incombere in pesantissime sanzioni. Tra l’altro, le sanzioni imposte dall’Unione Europea nei confronti della Russia stanno recando un fortissimo danno anche all’economia italiana. 

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