
Sono settimane ormai che la nostra nazione attraversa un momento buio, non era mai capitato di dover fronteggiare un’emergenza così grande. Ricordiamo che, in Italia ogni soggetto affetto da Covid-19 al momento rischia di contagiare circa 2,85 persone (in base al cosiddetto fattore R0), che a loro volta contribuiranno alla diffusione del virus contagiando anch’esse tra le 2 e le 3 persone, e così via.
Positività
Per tutte le città d’Italia girano dei piccoli foglietti con su scritto: “Non mollate”, “Abbiate fiducia”, “Non fatevi spaventare”, “Siate fiduciosi”, “Abbiate coraggio”, “Tutto andrà bene”. Sono decine i post-it e i biglietti attaccati sulle vetrine, i lampioni, i muri di molte città. Un piccolo messaggio di positività, una sorta di antidoto alla distanza che c’è stata imposta per proteggerci dal coronavirus. Tutta l’Italia unita riuscirà a limitare il contagio e quanto prima torneremo alla nostra quotidianità.
#IORESTOACASA
“Bisogna evitare ogni spostamento ed è vietata ogni forma di assembramento anche all’aperto. Con queste due norme l’Italia, dal 10 marzo al 3 aprile 2020, diventa “zona protetta”: lo “stare a casa” è imperativo.” Giuseppe Conte
Ieri 9 marzo 2020, confermato il decreto restrittivo sul coronavirus. Si fermano così ovunque cinema, teatri, palestre, matrimoni, funerali e nel weekend anche i centri commerciali. Garantita l’apertura di negozi di alimentari e farmacie: si può uscire di casa per fare la spesa. L’importante è come affermato da Giuseppa Conte uscire dalla proprie abitazioni il meno possibile, solo in caso di necessità. Ricordiamo che, attraverso la collaborazione di ognuno di noi possiamo sconfiggere il virus. #TuttoAndràBene