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Sale rosa dell’Himalaya e non solo: quali sono le differenze? I più famosi sali del mondo

I più famosi sali del mondo. Khalil Gibran dichiarava: “Ci dev’essere qualcosa di stranamente sacro nel sale. Lo ritroviamo nelle nostre lacrime e nel mare”. In fondo, il sale, lo ritroviamo quotidianamente e non solo in cucina. Ne esistono diversi e con differenti proprietà.  Il sale rosa dell’Himalaya, il sale blu di Persia, il sale rosso delle Hawaii sono solo alcuni dei molti sali speciali che possiamo trovare sul mercato. Da che cosa è caratterizzato il loro colore? Esistono delle reali differenze col comune sale da cucina?

I più famosi sali del mondo: quali sono le differenze?

Il sale rosa dell’Himalaya proviene dal Pakistan e si caratterizza per il tipico colore ( per l’appunto rosa) che si può presentare sotto diverse nuance rosate. Nonostante il nome di questo sale dalle colorazioni sul rosa faccia riferimento all’Himalaya, in realtà deriva dalla miniera di sale di Khewra, che si trova sulla Salt Range a qualche centinaio di km di distanza dall’omonima catena montuosa. Il caratteristico e contraddistinto colore rosa è dovuto alla presenza di impurezze, più nello specifico si tratta di ossidi di ferro.

I più famosi sali del mondo: attenzione alle fake news

Di fatto, il sale rosa dell’Himalaya (tra i più famosi sali del mondo) non possiede particolari proprietà e benefici tali da renderlo diverso dal sale comune che ritroviamo soprattutto in cucina. E tantomeno che ne possano promuovere il suo consumo piuttosto che altri sali. Fake news sul web riguardo l’argomento se ne trovano abbastanza. Proprio per questo bisogna prestare molta attenzione e far sempre riferimento a fonti autorevoli. Sebbene questo sale sia il più celebre, esistono anche altre tipologie di sali particolari e speciali. Tra questi il sale blu di Persia, il sale rosso delle Hawaii, il sale nero di Cipro, il sale grigio di Bretagna e altri ancora.

Sali speciali: dal sale blu di Persia al sale rosso delle Hawaii. Cosa cambia? Senza dubbio il prezzo

Lo stesso discorso, ovviamente, vale per gli altri sali speciali che si tratti del sale blu di Persia o di quello rosso delle Hawaii, nel quale è presente l’argilla sabbiosa tipica delle isole del Pacifico . La presenza di tracce di minerali non li rende prodotti migliori rispetto al sale comune poiché questi sono presenti in rimanenza e, perciò, poco rilevanti dal punto di vista nutrizionale e del fabbisogno giornaliero ideale. La grande vera differenza è senza dubbio data dal costo, decisamente più importante rispetto al sale comune. Un elevato consumo di sale comporta una serie di rischi per la salute. Proprio per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Salute raccomanda di non superare i 5 grammi di sale al giorno. Anche per il sale rosa dell’Himalaya e gli altri sali speciali valgono le stesse regole e, perciò, è consigliato limitarne comunque l’utilizzo. Ad esempio, è consigliato ridurre il consumo degli alimenti ricchi in sale: cibi sotto sale o in scatola, snacks salati, alcuni salumi e formaggi.