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Pitti Uomo 88, numeri positivi

Pitti Uomo 88, numeri positivi

I buyer crescono del 5%
Pitti Uomo 88 ha chiuso i battenti venerdì scorso mettendo a segno numeri postivi.

La kermesse fiorentina dedicata alle anticipazioni della moda uomo per la primavera estate 2016 ha registrato oltre 30mila presenze.

Si parla di 20mila buyer, in aumento del 5% rispetto alla precedente edizione estiva. Per i compratori esteri l’aumento è stato del 6,5% (per un totale di circa 8.200 buyer), mentre il fronte italiano è stata messa a segno una performance del +4%.

“L’atmosfera tra gli stand è stata piena di energia – commenta l’amministratore delegato di Pitti Immagine Raffaello Napoleoneabbiamo visto collezioni ricche di creatività e costruite con attenzione al mercato, e abbiamo raccolto giudizi molto positivi sull’offerta delle varie sezioni e sui nuovi progetti lanciati a questa edizione. La stampa italiana e internazionale ha partecipato numerosa e curiosa, e il calendario degli eventi è stato giudicato da tutti come ricco, originale e anche molto spettacolare. Siamo dunque più che soddisfatti, anche dell’ottima riuscita del programma speciale di eventi e attività promozionali realizzati grazie alla collaborazione con Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia ICE, che si è dimostrata ancora una volta determinante per supportare la proiezione internazionale del salone e delle nostre aziende. Per questo un ringraziamento speciale, da parte nostra e del Centro di Firenze per la Moda Italiana, va proprio alle istituzioni e alla fiducia che ci stanno dando, edizione dopo edizione”.
 
Vediamo nel dettaglio i numeri di questo successo.
Sul fronte estero le performance più interessanti vengono dall’Europa (Germania +20%, Francia, +23%, Olanda +18%, Spagna +15%, Svizzera +15%), mentre il nord Europa fa addirittura boom, con alcuni mercati in aumento di oltre il 50%. In crescita anche il Giappone (+3%), stabili Gran Bretagna, Stati Uniti e Cina – sugli alti livelli raggiunti nelle ultime stagioni, lieve flessione per Corea del Sud e Hong Kong. Crescono anche Turchia, India, i Paesi dell’Area Mediorientale e Taiwan, flessione attesa dalla Russia, ma inferiore proporzionalmente a quella registrata lo scorso gennaio. Nella classifica dei principali mercati di riferimento torna in testa la Germania, seguita da Giappone, Spagna, Gran Bretagna, Francia, Olanda, Turchia, Cina, Svizzera, Cora del Sud, Belgio e Stati Uniti.

Ora, non resta che attendere i numeri dalle passerelle dell’altra capitale italiana della moda maschile, Milano, che ospita fino a domani i protagonisti di Milano Moda Uomo.

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