Prova superata per la prima collezione firmata Alessandra Facchieneti, un Autunno-Inverno 2008-2009 contemporaneo e ricercato
Parigi ha ospitato la prima volta del dopo Valentino, la passerella più attesa della kermesse allestita al Palais de Chaillot e firmata Alessandra Facchinetti.
Un debutto riuscito e dal successo forse inaspettato.
Una collezione Autunno-Inverno 2008-2009 “rispettosa per la storia, per la delicatezza, il garbo e la fragilità di quello che Valentino aveva disegnato” come l’ha definita Giancarlo Giammetti, alter ego e socio storico di Valentino.
Un mix di colori rinascimentali e tagli Anni Sessanta disegnano silhouette grafiche pulite e tocchi romantici.
Poco rosso Valentino sostituito dal rosa carne, la tinta preferita della Facchinetti per raccontare femminilità e farla sentire a casa.
Le giacche e i cappotti sono prive di rever, hanno maniche arrotondate e sono morbide sulla schiena.
Le gonne sono voluminose e riprese all’orlo, appuntate in vita da pinces che rendono ampio il movimento del tessuto.
L’occhio però cade sui tanti dettagli che si susseguono delicati e composti da un abito all’altro come citazione e omaggio al Maestro.
Ricami resi aerei da onde e plissè, fiocchi grafici impressi sulla fibbia delle cinture di metallo dorato, ma anche decori e accessori raffinati.
Le calzature sono lineari e mai eccessive dal sandalo bicolore oro e rosa cipria alla scarpa bassa e aperta.
L’uso del colore si fa attuale, con l’inserimento dei blu, del senape e del rosa polveroso. Il rosso chiude la collezione impreziosendo un abito in lungo su cui si sfogliano anteriormente mobili petali di tessuto mettendo la firma alla collezione.
La prima passerella Valentino disegnata da Alessandra Facchinetti, insomma, riesce nel difficile compito di dare al marchio una nuova immagine senza tradire l’eleganza imposta dalla tradizione della maison.
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