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Olafur Eliasson all’Espace Louis Vuitton Venezia

Olafur Eliasson all’Espace Louis Vuitton Venezia

La mostra della settimana
L’Espace Louis Vuitton Venezia, spazio culturale inaugurato dalla Maison francese in occasione della Biennale d’Arte 2013, ospita dal 19 dicembre 2014 al 26 aprile 2015 una mostra dedicata al danese Olafur Eliasson.

L’esposizione “Mondo Novo: le vedute d’ottica & Olafur Eliasson”, a cura di Carlo Montanaro, restituisce al grande pubblico l’invenzione illuminisitica del “mondo novo”, apparecchio ritenuto l’antenato del cinema, creato per spettacolarizzare le vue d’optique, acqueforti di alta tiratura spesso riprese da lavori importanti di Marieschi, Canaletto o altri incisori celebri, dieci delle quali, appartenenti alla collezione del Museo Correr, sono state restaurate da Louis Vuitton nel quadro della partnership con la Fondazione MUVE.

La macchina soprannominata da Carlo Goldoni, il “mondo novo” è una creazione del XVIII Secolo altrimenti nota come phantoscope, un antenato del proiettore, che veniva utilizzata come spettacolare intrattenimento durante le festività popolari e religiose. Diversamente dalla lanterna magica, che se usata al buio, grazie a un gioco di luci dava vita a del vetro colorato, il mondo novo funzionava anche con la luce del giorno, all’aperto.

Chiesa e Piazza Santa Maria Novella

Le delicate vedute, realizzate dalla tipografia Remondini e la cassa per la visione, parte della collezione del Museo Correr, dialogheranno con il caleidoscopo immaginato dall’artista danese Olafur Eliasson Your star house del 2011, un’affascinante rilettura contemporanea dei tesori ottici del XVIII Secolo.

L’opera è composta da tre grandi e irregolari pannelli di vetro, appoggiati l’uno all’altro e sostenuti da un’impalcatura, ricreando un effetto a caleidoscopio. Gli specchi moltiplicano infinitamente un’apertura triangolare alla fine dell’opera, aggiungendo al riflesso caleidoscopico il disegno di una stella nel centro dell’installazione.

L’osservatore non può intuire immediatamente quali parti dell’ambiente circostante sono visibili. Solo la stella, collocata nel cuore dell’installazione, rimane ferma, aumentando e diminuendo in scala a seconda dell’avvicinarsi o allontanarsi dall’installazione.

“Guardando attraverso un caleidoscopio, è come se la vista si aprisse e andasse in tutte le direzioni. Quello che trovo affascinante nel caleidoscopio è il suo esssere composto. Il primo caleidoscopio che ho costruito l’ho chiamato Your compound eye (1996 – in italiano, Il tuo occhio composto). L’idea prendeva spunto dall’occhio della mosca che ha la capacità di vedere a 360°. Ovvero un insieme di immagini composte e non solo un’immagine nitida”, ha dichiarato Olafur Eliasson.

Your star house

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