
La decisione del TimeSenza particolari sorprese e colpi di scena, è Barack Obama l’uomo dell’anno della rivista Time.
Il Presidente americano conquista così per la seconda volta l’ambito titolo di “Person of the Year”, come avvenuto nel 2008 in occasione della sua prima elezione alla Casa Bianca.
Obama torna protagonista sulla prestigiosa cover della rivista “per aver forgiato una nuova maggioranza, per aver trasformato una debolezza in opportunità e per aver cercato, in mezzo a grandi avversità, di creare una unione più perfetta”, si legge sul sito ufficiale dell’autorevole settimanale.
L’annuncio del trionfo di Obama sui finalisti -la fisica italiana Fabiola Gianotti, l’amministratore delagato di Apple Tim Cook, l’attivista packistana Malala Yousafzai, e il presidente egiziano Mohamed Morsi– è arrivato direttamente dal direttore della testata Rick Stengel che ha aggiunto: “si è molto parlato della coalizione degli emergenti – giovani, minoranze, ispanici, donne laureate – e, nel vincere le elezioni, Obama ha mostrato che tutti questi gruppi in rapida ascesa non sono solo il futuro, sono il presente”.
Obama, rieletto a novembre per il secondo mandato, secondo il settimanale americano “non è solo una figura politica ma culturale” e incarna “il nuovo americano”, il simbolo e la forza motrice delle profonde trasformazioni in atto negli Stati Uniti.
Time inoltre, sottolinea come l’attuale inquilino della Casa Bianca sia stato il primo Presidente Usa dopo Franklin Delano Roosevelt, ad ottenere oltre il 50% dei consensi in due elezioni consecutive e il primo dal lontano 1940 ad essere rieletto nonostante l’elevato tasso di disoccupazione.
Obama però, non è il primo Presidente a occupare per la seconda volta la copertina della persona dell’anno di Time: Bill Clinton ci riuscì nel 1992 e nel 1998 e George W. Bush nel 2002 e 2004.
Nel 2011 è stato scelto “il manifestante”, che lottando in piazza per i diritti umani, sia in Europa, in Medio Oriente e Stati Uniti, ha ridefinito “il potere dei popoli”.