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Moncler, il bilancio 2015 archivia il caso Report

Moncler, il bilancio 2015 archivia il caso Report

I dati del primo trimestre dell’anno
Moncler ha chiuso il primo trimestre del 2015 con ricavi in crescita del 30% a tassi di cambio costanti, pari a a 201 milioni milioni di euro, e utile netto di 40 milioni (+69%), nonostante la polemica sollevata dal servizio di Report “Siamo tutti oche”, trasmesso lo scorso 2 novembre.

Il “caso Moncler”, che ha scatenato all’epoca un vero e proprio dibattito attorno alla provenienza delle materie prime utilizzate dalla nota casa di moda, si può ritenere finalmente archiviato.

Dopo il felice debutto in borsa del 2013, la Maison di piumini di lusso più famosa al mondo ha iniziato il nuovo anno nel migliore dei modi dal punto di vista finanziario.

Nei primi tre mesi dell’esercizio, Moncler ha registrato performance positive in tutti i mercati in cui opera. In particolare, nelle Americhe la società ha conseguito una crescita del 61% a tassi di cambio costanti e del 85% a tassi di cambio correnti. Gli ottimi risultati registrati in particolare negli Stati Uniti e in Canada sono stati trainati sia dal canale retail sia dal canale wholesale. In Asia e Resto del Mondo Moncler è cresciuta in tutti i mercati in cui opera (+48% a tassi di cambio costanti, +66% a tassi di cambio correnti), grazie soprattutto alle ottime performance del canale retail che ha beneficiato sia delle nuove aperture sia di una solida crescita organica. Significativi i risultati di Hong Kong, Cina e Giappone.

A partire dal primo gennaio 2015 sono iniziate le attività della neo-costituita Moncler Shinsegae, società di diritto Coreano detenuta per il 51% da Moncler e per il restante 49% da Shinsegae International, uno dei maggiori gruppi in Corea nel segmento moda e lusso e partner storico di Moncler. Contestualmente sono stati conferiti a Moncler Shinsegae i 12 negozi monomarca Moncler presenti nel paese asiatico. Ad esclusione della Corea, la crescita del fatturato del gruppo in Asia è stata del 43% a tassi di cambio costanti e del 60% a tassi di cambio correnti, rispetto al primo trimestre 2014.

Nei primi tre mesi del 2015, il fatturato Moncler in EMEA ha registrato un aumento a cambi costanti del 19% e del 21% a tassi di cambio correnti, grazie alle buone performance, tra gli altri, di Francia, Regno Unito e Germania. Nello stesso periodo in Italia i ricavi Moncler sono cresciuti del 7% rispetto al primo trimestre 2014, trainati dagli ottimi risultati del canale retail e sostenuti dalla solidità del canale wholesale.

Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler ha commentato: “sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti nel primo trimestre del 2015, che evidenziano una crescita significativa in tutti i mercati in cui operiamo. Nei primi tre mesi di quest’anno Moncler ha registrato un aumento dei ricavi del 30% a tassi di cambio costanti, in ulteriore accelerazione rispetto ai già buoni risultati raggiunti a fine 2014, confermando ancora una volta la forza del nostro brand e la bontà della nostra strategia di sviluppo. Particolarmente positivo è stato inoltre il contributo che i negozi aperti da oltre 12 mesi hanno dato alla crescita di tutto il gruppo, registrando nel trimestre un tasso di crescita del 25%. Siamo consapevoli che l’anno è appena iniziato e che i mesi che ci restano da percorrere sono per noi molto importanti, ma siamo fiduciosi che anche nel 2015 Moncler sarà in grado di mostrare risultati in progresso a livello di fatturato e di utili. Come sempre, però, non sono solo i numeri a darci soddisfazioni. Molti sono i nuovi progetti su cui, insieme a tutto il mio team, stiamo lavorando e che mi rendono ottimista per il futuro di Moncler, in linea con il percorso di crescita sostenibile e di lungo periodo intrapreso dal brand”.

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