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Mode à Paris AI 2014-2015, settimo giorno

Mode à Paris AI 2014-2015, settimo giorno

Il meglio visto in passerella

Anche Mode à Paris sta per volgere al termine.
Con domani, infatti, si spegneranno i riflettori sulla kermesse della Ville Lumière dedicata alle anticipazioni della moda donna per l’autunno inverno 2014-2015.

Prima però di scrivere la parola fine a questa quaresima di moda iniziata a inizio febbraio con la New York Fashion Week ecco che manca ancora una parata di maison imperdibili pronte a mostrare al mondo il meglio delle collezioni dedicate al prossimo inverno.

Salita in passerella lunedì 3 marzo, Stella McCartney lancia un appello: do-it-yourself, ovvero vestiti per stare bene con te stessa.
Ecco che in passerella Cara Delevingne e compagne ballano, saltano, ridono, insomma si divertono alla spalle di chi si prende troppo sul serio.
Eleganza, praticità e spirito fashion ecco i tre must interpretati dai capi proposti a Parigi dalla stilista inglese.
A fare da fil rouge l’uso della zip, sia come elemento pratico sia decorativo, usata per creare stelle, fiori e decorazioni astratte.
Non mancano parka oversize, tanta maglieria, gonne raccolte davanti come un pareo e sorrette da una cintura dello stesso tessuto che si chiude ai bordi con grossi dettagli metallici, gli abiti parachute in Tie-dye e così via.
Capo must have della stagione il tailleur pantaloni, che strizza l’occhio al guardaroba maschile e viene declinato in una versione asciutta, essenziale, con la giacca monopetto chiusa da bottoni affiancati da una zip e con i pantaloni affusolati tenuti diritti dalle ghette. Mannish anche le scarpe, allacciate o chiuse da fibbie. Segno particolare la zeppa di legno e una suola carrarmato.
Completa il look una borsa a tracolla, a completare total look di chiné, o il modello Cavendish, colorata e decorata da piccole stelle.

La sfilata targata Giambattista Valli conferma uno dei trend più forti della prossima stagione fredda: i fiori!
Ispirazione primaria per forme e stampe è un punto di partenza per sbizzarrirsi. Si passa da una sorta di animalier black&white, a sfumati dal tenue al rosso passando per ricami e molto altro ancora.
La collezione di compone di abiti corti, gonne tonde, a ruota o farfalla e cappottini glamour. I capi sono bi-dimensionali e così gli abiti che acquistano volume dalla vita in giù o abbinano texture diverse fronte e retro.

“Una rosa è una rosa, è una rosa” scriveva Gertrude Stein un secolo fa e sono proprio le rose ad essere protagoniste anche sulla passerella di Emanuel Ungaro by Fausto Puglisi, nella variante bianco e nero. Il designer si discosta dal suo stile per avvicinarsi di più all’heritage della maison. Il risultato sono capi un po’ seriosi e androgini che tirano fuori l’animo frou frou delle donne attraverso dettagli (applicazione di fiori di tessuto, piume di struzzo…) e bijoux.
Si va da cappotti di tessuto jacquard con le spalle di pelle agli abiti a balze, dalle gonne di visone ai tailleur pantaloni molto maschili passando per giacche oversize, camicie in nude look, top e ancora gonne in tutte le fogge: dritte con una ruche, con bretelle in pelle, lavorate e così via.

Come sempre Elie Saab scandisce la sfilata cromaticamente.
La collezione autunno inverno 2014-2015 comincia e finisce con un rosso caldo, passionale, per passare attraverso i rosa carne, il verde bosco, il nero e l’ottanio.
L’ispirazione arriva direttamente dal lavoro di Mark Rotcko, il massimo esponente dell’espressionismo astratto, e si concretizza attraverso grafismi e opulenza nei toni scuri e sfumati dei grandi quadri dell’artista su tute attillate, abiti da gran sera vaporosi, mantelle di cashmere lunghe con lo strascico, abiti stampati con fiori macro, fino agli abiti in pizzo nero trasparente.

Ad assistere alla sfilata di Saint Laurent, accanto a giornalisti e buyers anche tanti stilisti: da Jean Paul Gaultier a Azzedine Alaïa passando per Peter Dundas.
Hedi Slimane dedicata questa collezione “couture” a “a mon ami Etienne”. L’ispirazione arriva dal lavoro dell’architetto ed artista concettuale statunitense John Baldassari attraverso 3 abiti d’alta moda in tiratura limitata di dieci pezzi ispirati, e nelle orecchie di tutti echeggia la domanda: che la maison sia pronta a riaprire l’atelier d’Alta Moda?
Apre la sfilata un mini coat spigato in paillette, sovrapponibile al look di chiusura dell’ultima sfilata uomo, e poi ancora gambe fasciate in calze nere, cappe di pelle e di maglia, check e pelliccia incastonano il diluvio di cristalli con cui sono costruiti tubini e minigonne micro.
Grande attenzione agli accessori: stivali di vernice dal tacco basso, boot reticolati da cristalli o cosparsi di glitter rosa fucsia, cappelli da Coachella e le attesissime borse.

Lunedì 3 marzo sono saliti in passerella anche: Sacai, Léonard e Veronique Branquinho.

Nella nostra gallery tutto il meglio della settima giornata di Mode à Paris.