Gli antichi strumenti di naviganti e viaggiatori
Il viaggio, il sogno di evasione, cambiamento, esplorazione, quello che ha portato l’uomo a scoprire nuove terre e nuove cose: un modo di vivere e di sentire, diverso nel tempo e nei luoghi. Basta vedere documenti e strumenti di navigazione di epoche diverse per rendersene conto. Fino al 4 ottobre è possibile, grazie alla mostra ospitata a Viareggio nelle sale monumentali di Villa Paolina ‘Mirabilia maris: visioni cartografiche e resoconti di viaggio. Le marine lucchesi tra XVI e XVIII secolo’, un percorso suggestivo attraverso mappe e carte, strumenti e testimonianze dei viaggiatori di un tempo che raccontano di un territorio, tra mare e terra, in uno dei suoi tratti da sempre più affascinanti e conosciuti: la Versilia.
È un allestimento, giocato su trasparenze, penombre e suggestioni sonore che evocano la mobilità dei mari e l’oscurità dei fondali che narra la storia di un tratto di costa italiana dal 500 al 700, attraverso gli episodi salienti che hanno visto il costituirsi dell’identità di un territorio costiero, sempre più zona di confine, contesa fra stati diversi.
Le opere
In mostra carte nautiche popolate da mostri marini ma anche dettagliate descrizioni paesaggistiche e architettoniche, carteggi che sottolineano aspetti e dettagli tecnici cui si alternano affascinanti diari e resoconti lasciati da illustri viaggiatori europei.
La rassegna ci conduce attraverso l’evoluzione della rappresentazione cartografica, da esercizio evocativo a misurazione sempre più geometrica della realtà. Le carte geografiche hanno la funzione, sin dalla loro origine, di descrivere un territorio nel suo aspetto reale: i resoconti e i diari di viaggio si trasformano in ‘linee e simboli’, che devono raccontare un luogo. Il cammino per raggiungere una rappresentazione oggettiva della realtà è però assai lungo: all’inizio il cartografo tende così a creare suggestioni, a descrivere non tanto e non solo i luoghi, quanto le impressione che essi suscitano. Ecco così che le carte si popolano di storie fantastiche, mostri, sirene e draghi, navi accuratamente descritte nei particolari. Tutto ciò serve a raccontare usi e costumi e storia di quei popoli lontani e sconosciuti di cui si vuol narrare.
Infine saranno presenti gli scritti di viaggiatori quali Pietro Leopoldo di Lorena, Giovanni Targioni Tozzetti, e George Christoph detto ‘il Sassone’, che restituiscono un panorama completo della percezione del territorio tra il ‘500 e il ‘700 e alcuni strumenti di rilevamento e misurazione provenienti dal Museo e Istituto della Scienza di Firenze: bussole nautiche, ottanti e compassi topografici, un podometro del Cimento e il compasso di proporzione di Galileo Galilei.
Il percorso si snoda nelle sale monumentali di villa Paolina, fatta edificare sulle rive del mare di Viareggio dalla sorella di Napoleone agli inizi dell’Ottocento. Le raffinate sale dell’appartamento di Paolina Bonaparte, interamente restaurate, ospiteranno pannelli e vetrine contenenti mappe, carte, strumenti e documenti conservati presso l’Istituto e Museo della Scienza di Firenze e gli Archivi regionali, con particolare riferimento al territorio toscano e alle marine lucchesi.
Mirabilia maris: visioni cartografiche e resoconti di viaggio. Le marine lucchesi tra XVI e XVIII secolo
Villa Paolina
Viareggio, via N. Machiavelli n.2
Durata: 29 luglio- 4 ottobre 2006
Orario: lun-sab, 9.00-13.00, ven-sab18.00-23.00, domenica chiuso
Vedi anche:
Estate a Viareggio