L’Autunno – Inverno 2008-2009 è pret-à-porter anni settanta che trae ispirazione nei quadri di Mark Rothko
Le tenenze aggressive degli anni Settanta tornano in passerella con l’Autunno – Inverno 2008-2009 firmato Massimo Rebecchi.
Vero omaggio alla tradizione, la collezione è antologica, ma allo stesso tempo totalmente innovativa e capace di unire più stili.
Agile, femminile, dolce e aggressiva, questa collezione è destinata a una donna che sa di piacere così.
Linee eclettiche che raccontano lo charme di Mia Farrow e la modernità di Kirsten Dunst.
I tessuti sono preziosi ed eclettici così come le forme, le silhouette e i colori, dove retrò diventa moderno e dove la classe risiede nel dettaglio di matrice sartoriale.
Parole chiave della collezione di Massimo Rebecchi sono comfort e materiali tecnici di giorno e femminilità dettata da materiali fluidi la sera.
Tutto attraverso il gioco inaspettato di sovrapposizioni, dei materiali e dei colori proprio come i quadri di Mark Rothko.
Per l’autunno-inverno 2008-09 lo stilista riscopre il “panno” che mischia con il cachemire, il feltro doppiato con effetti rètro che consentono di reinventare il Montgomery e poi ancora sete e rasi, taffetas e chiffon, maglia e duchesse, fino al più classico tweed.
L’arte interpretata da Massimo Rebecchi trae spunto degli Anni 70-80 non solo nelle linee, ma anche nell’impegno. Infatti, è l’epoca della canzone d’autore e del romanticismo e proprio così nasce l’incontro tra lo stilista e la cantante Paola Turci per portare avanti il progetto a favore della Fondazione “Francesca Rava” NPH Onlus che ogni giorno assicura cibo, cure e istruzione a 3.000 bambini di Haiti.
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