Da Elena Mirò a RoccoBarocco, da Roberta Scarpa a Luciano Soprani
Per la primavera-estate 2009 il bianco è il colore passepartout, acceso da toni decisi e fantasie floreali, tra pizzi, accenti romantici e femminili, con linee morbide e capi che valorizzano la vita, come le giacche corte e le gonne a trapezio. Per quanto riguarda la moda mare, torna la coulotte.
Se la donna Clips si muove tra gli anni Trenta e gli Ottanta, solare e sensuale è la donna di Elena Mirò, contemporanea e romantica allo stesso tempo, tra pizzi chantilly che adornano abiti e pantaloni dai toni floreali e decorazioni che suggeriscono una vena glamour e appariscente. Bluse e abiti in chiffon o in voile lasciano scoperte le spalle. Casacche e bustini in sangallo suggeriscono costruzioni sartoriali insieme eleganti e semplici.
Si ispira al viaggio e al fascino dell’Avana coloniale RoccoBarocco, con linee affusolate e punto vita enfatizzato con gonne ampie e abiti sempre molto morbidi per le diverse ore del giorno. I pantaloni sono sempre ampi e a vita alta e sono indossati con camicie in organza, jersey, georgette e pizzo. La sera, via allo smoking, originale negli accostamenti cromatici bianchi e neri, o ad abiti leggeri in chiffon iperfemminili.
Roberta Scarpa guarda al Lido di Venezia, non solo quello oleografico dei grandi alberghi d’epoca ma anche quello del Festival del Cinema negli anni Settanta, declinando le radici veneziane in stile contemporaneo. I contrasti sono composti nella ricerca di una nuova leggerezza liquida. Per il giorno, il corto è leggermente a trapezio, il lungo è fluido. Dalla sperimentazione sulla pelle nasce il pizzo scamosciato, intagliato al laser e doppiato in organza candida, che affiora nei colli dei tubini. Gli abiti canotta hanno profonde scollature mentre rouche geometriche e piatte corrono nelle cinture sul punto vita. Il rosso caratterizza i dettagli che spezzano la scioltezza dei capi.
Se Lorenzo Riva sceglie l’eleganza classica e i tagli sartoriali, l’accostamento del bianco e del nero e i colori neutri, ravvivati dai pois o da toni come il verde e il rosa, Alessandro Turci per Luciano Soprani sceglie un guardaroba moderno dalle silhouette aristocratiche e dai rimandi al mondo dell’arte. Le linee sono precise e nette, mentre la palette passa dalle tinte chiare a toni vitaminici fino al nero in organza trasparente. Segno distintivo il nuovo tre pezzi dall’appeal maschile e dalla malizia femminile, con un maxiblazer che regala un effetto robe manteau, con maniche a scatola su gonna e gilet.
Brigitte Bardot e Saint Tropez sono i modelli che ispirano Valeria Marini per Seduzioni Diamonds con farfalle stampate su tessuti di velo, ricami di cristallo che ornano la schiena come gioielli, turchese e fucsia, tessuti lucenti per i bikini. Anche i jeans si accendono dei riflessi del cristallo. Consapevole e determinata, ma anche ironica, è la donna raccontata dalla collezione di Sonia Fortuna che guarda agli anni Ottanta e si concede qualche vezzo retrò per un mix decisamente contemporaneo e pieno di colore. Configurazioni geometriche e volumi generosi si oppongono senza stridore a shapes decisamente ridotte e precise. La scansione cromatica è nel segno del “rigore vivace” alla Mondrian, ripreso in particolare nelle stampe. Il jersey morbido e prestante si alterna al cotone fresco ed elasticizzato, al tulle lieve e colorato, alla seta. Il rimando al retrò si ritrova nel fiore che percorre per intero la collezione disegnando persino i blazer, giocando con i colori brillanti e trionfando nelle stampe, esaltate dagli inserti in maglia.
Ecco lo stile cool e controcorrente di Miss Bikini Luxe portato in passerella dall’attrice americana Juliette Lewis. Colori, stampe, accessori e dettagli raccontano l’anima rock degli anni Settanta, tra vibrazioni irresistibili e qualche fascinazione indiana, facendo propria anche la grinta dei primissimi Ottanta. La collezione vive tutta nelle impressioni suscitate dalle fantasie e dai disegni, dai ricami preziosi full beads e dalle placchette maculate, dalle perline e dalle baguette a rilievo, dai tanti particolari-gioiello, dalle pietre crystal o smaltate. Caftani, abiti, bluse, pantaloni, camicie: ogni singolo capo dimostra carattere grazie alle brillanti tinte unite che accendono il raso lucido e si alternano a un’infinità di stampe. Il must è il caftano in seta, femminile e duttile. I costumi accrescono il loro potenziale di femminilità, grazie alle nuove conformazioni dei reggiseno con le coppe imbottite e degli slip, a coulotte sagomata, oppure leggermente più coprenti. Il vero appeal scaturisce dalla incredibile varietà di stampe.
Restando sulla moda mare, ArgentoVivo sceglie forme scultoree e dettagli couture per una femminilità sofisticata e sensuale. I colori, avorio, cobalto, ottanio, cipria, sabbia, si uniscono a tessuti uniti e stampati che rielaborano i ritratti marini di Guido Mocafico, riproducendo i riverberi dei fondali. Parah Noir ha proposto una linea di culto con capi sofisticati che esprimono grinta e sensualità, fondendo le sue emozioni in stili ben definiti. Il tutto curato nei minimi dettagli estetici e tecnici.
Lunghi applausi, infine, per i giovani stilisti dell’Incubatore della Moda che hanno presentato linee creative, armoniose e fruibili.