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Logan va all’estero

Logan va all’estero

Intervista a Giorgio d’ArcanoLogan, consolidato marchio calzaturiero italiano, punta all’estero siglando importanti contratti con partner locali per approcciare mercati quali Russia e Asia. E, l’azienda veronese, lo fa potenziando Logan Spa, la new-co, con sede a Dossobuono (in provincia di Verona) e affiancando al marchio storico il più giovane Logan Crossing.

Le collezioni Logan si distinguono per la spiccata personalità, evidenziata dall’equilibrio dei tagli, delle forme, delle zeppe e dei tacchi unite da un comune denominatore che è il mix di praticità e comodità.

Logan Crossing è un laboratorio creativo che propone collezioni concettuali che seguono un progetto e lo sviluppano nel tempo al di là delle mode e dei trend.
La collezione interpreta in chiave ironica e giocosa il mondo dello sport declinando la propria visione pratica e divertente dello sport in calzature colorate, giovani, trendy ma sempre molto femminili.

“Logan Crossing – spiega Giorgio d’Arcano, Presidente di Loganè una nuova linea che enfatizza la comodità senza abdicare allo stile. Infatti porta i canoni della calzatura sportiva su due strutture ovvero sulla storica zeppa Logan, rivista nei volumi e nelle forme e sviluppata in due altezze, 80 e 60, e il classico tacco 80″.

In particolare per il prossimo inverno Logan Crossing si snoda in una sapiente combinazione di trattamenti e materiali naturali (pelle o feltro) e tecnici come il Neoprene o il Nylon.

I colori predominanti sono quelli urbani e metropolitani come il nero, il grigio, il fumo, l’antracite illuminati da lampi di rosso, verde, blu, beige e marrone.
Le suole delle strutture su tacco mostrano tutte un effetto dente di sega degradé mentre quelle su zeppa presentano un motivo a pois irregolari.

Come ha reagito il mercato alle novità che avete proposto?
Nel 2009 abbiamo segnato un incremento di fatturato del 30% avvicinandoci così al traguardo dei 10milioni di euro. Il 2010 è stato poi l’anno del consolidamento, abbiamo fatto una selezione importante dei punti vendita dove eravamo presenti per scremare e abbiamo mantenuto solo quelli di fascia medio-alta. Per il 2011 prevediamo una crescita a doppia cifra con un incremento sostanziale dell’export che oggi rappresenta il 40% del nostro fatturato.

Come pensate di lavorare sulla quota export?
Abbiamo già realizzato i primi corner Logan in importanti department store e pensiamo di mantenere questa formula per i nuovi mercati. La formula è quella di trovare partner locali come abbiamo già nelle repubbliche ex-sovietiche e in Russia. Siamo già attivi in Giappone e a Hong Kong mentre siamo in fase di trattativa per la Corea. In particolare per il mercato asiatico abbiamo stretto un importante partnership con la catena di mall dello shopping, Lane Crawford.

Alessandra Iannello