Intervista al creatore di U-Boat
È una storia particolare quella del marchio di orologi made in Italy, U-Boat, che propone pezzi unici unisex caratterizzati da grandi dimensioni e amati da numerose personalità del mondo dello spettacolo.
Alla guida dell’azienda che ha base a Lucca il designer Italo Fontana, che ha scovato nelle vecchie carte del nonno, documenti relativi ad un progetto per la realizzazione di orologi specifici per le forze navali italiane, dando vita a questa linea. Tutti gli orologi U-Boat si distinguono per la loro larga corona posizionata sul lato sinistro dell’orologio e molti di loro per le loro specifiche tecniche che consentono una resistenza nelle condizioni più estreme. Un esempio è l’ U-1001, di cui vi abbiamo parlato poco tempo fa.
Luxgallery ha chiesto a Italo Fontana di parlarci della sua avventura professionale.
Come è diventato designer di orologi?
Ho iniziato molto giovane a fare i primi disegni, sono stato sempre affascinato dal design. Devo comunque tanto a mio nonno il quale mi ha dato l’imput per iniziare: ho realizzato il suo sogno e ne sono orgoglioso. Mio nonno ebbe un’intuizione geniale, progettò un orologio futurista nel 1942 su commissione del governo per la Marina Militare, un orologio grande, con la corona a sinistra per un miglior movimento del polso, che si potesse utilizzare anche con i guanti. Dieci anni fa esatti, decisi di riportare il progetto alla luce e, cominciando nel 2000, per sette anni lavorai pazientemente alla ridefinizione del concept degli orologi: pezzi artigianali caratterizzati dalla loro forte identità, dalla grande dimensione e di facile lettura in tutte le condizioni. Ho deciso di concretizzare quel suo progetto e ci sono riuscito.
Come si intreccia il suo lavoro con le sue passioni?
Non c’è differenza per me fra lavoro e passione, il mio lavoro è la passione più grande. A livello creativo poi, mi lascio guidare da quello che mi piace fare durante la giornata, dalle mie passioni appunto: le auto, le corse, il volo, le immersioni… colgo ispirazione da ogni particolare o dettaglio, da atmosfere e situazioni che mi circondano. Nella collezione Flighdeck, ad esempio, ho preso ispirazione dai pannelli di controllo visti su una portaerei. Stessa cosa mi accadde negli Stati Uniti quando andai a visitare un famoso garage di vecchi aeroplani e rimasi estasiato da quei vecchi altimetri e contagiri.
Quali sono i plus dei prodotti?
La qualità, la scelta dei materiali e l’artigianalità, poi certamente il made in Italy. “A new dimension in time” è il concetto sussurrato da ognuna di queste mie creazioni unisex, caratterizzate da un largo quadrante e completamente disegnate e supervisionate da me. Ogni pezzo è un’opera unica garantita dalla più fine manifattura italiana. Il loro aspetto importante trasmette una sensazione di potenza, in perfetta armonia con il nome del brand, U-Boat.
Tutti gli orologi U-Boat si distinguono per la loro larga corona posizionata sul lato sinistro dell’orologio e molti di loro per le loro specifiche tecniche che consentono una resistenza nelle condizioni più estreme.
Si leggono subito, senza essere contaminati da oroscopi né fasi lunari. La loro forza sta nella loro anima: si vede che li ho disegnati tutti io, hanno un’identità, un’immagine forte, li riconosci da lontano. Per enfatizzare il legame tra la mia persona e il mio prodotto, ho deciso di aggiungere al marchio il mio nome: il pubblico deve capire che dietro c’è una persona in carne e ossa, che disegna con cuore e con passione.
C’è un materiale che predilige?
Tutti i materiali sono interessanti, dal classico acciaio al più tecnologico magnesio, dal carbonio, al titanio alla ceramica. Mi piace sperimentare, senza condizionamenti rispetto a mercato e concorrenti: sono stato il primo a usare zaffiro nero e rosso, a effetto vedo non vedo.
Chi sceglie un orologio U-Boat?
Sicuramente chi non ama le cose standard e scontate, indipendentemente dall’età e dall’estrazione sociale: è una questione di carattere. Chi li indossa deve avere e solitamente ha la percezione di avere al polso qualcosa di particolare. Il pubblico decide di approcciare U-Boat solo se ama questo brand. Il mio obiettivo è continuare a proporre un messaggio unico e comprensibile. Proprio per questo non abbiamo più linee, ma orologi dalla stessa identità che solo uomini e donne di carattere possono indossare. Sì, perché U-Boat è proprio questo. Personalità. Una personalità che ha fatto dell’Italian style un grande vanto. Uomini e donne di carattere scelgono U-Boat e questo mi rende orgoglioso. Non mi interessa vendere migliaia di orologi né essere presente in tutte le metropoli del mondo. Mi sento orgoglioso quando una persona importante vuole un U-Boat e lo acquista: Sylvester Stallone ne ha quattro e mi ha anche voluto incontrare, Schwarzenegger ne ha voluto uno con la dedica “Governatore della California”, Armani l’ha comprato a Mikonos, Kenzo, David Beckham, Tom Cruise e Capirossi lo possiedono, e anche alcune donne, tra cui Victoria Beckham e Lindsay Lohan.
Quali sono i vostri prossimi obiettivi?
Aprire 50 boutique nei prossimi 2 anni. Siamo già a buon punto. Quest’anno U-Boat ha avuto un ruolo da protagonista al BaselWorld 2010, la più importante fiera per l’industria orologiaia. Nella prestigiosa Hall 1.0, il tempio dove i marchi storici e più importanti alzano i loro imponenti stand.
Questo mese abbiamo aperto a Beirut, Giacarta e Manila: abbiamo 15 monomarca all’estero e 2 in Italia (Firenze, Forte dei Marmi) oltre ad uno showroom a Limone sul Garda che si affiancano agli innumerevoli punti vendita su tutto il territorio mondiale.
C’è un designer che ammira e a cui si ispira ?
Ilvo Fontana, mio nonno, la mia prima fonte di ispirazione. Nei miei orologi seguo una creatività completamente mia senza ispirarmi ad altri designer. Si vede che i miei orologi sono stati disegnati tutti da me, hanno un’identità, un’immagine forte, li riconosci da lontano.
Un consiglio per i giovani che vogliono entrare nel mondo dell’orologeria.
Creare un prodotto con una propria identità e non aver paura di scardinare i classici standard. Seguire il proprio istinto e la propria creatività. I miei orologi sono grandi, come non se ne vedevano da 150 anni. Sono prodotti che hanno una fortissima identità e che sono sicuramente fuori dall’ordinario.
Caterina Varpi