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Gucci Responsability

Accordo con il ministero dell’AmbienteAvviare un’attività di analisi e di conseguente riduzione dell’impatto ambientale del settore della moda e del lusso, ecco di cosa si è parlato ieri a Palazzo Mezzanotte a Milano.

E’ questo infatti l’obiettivo dell’accordo siglato dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini e il presidente e Ceo di Gucci, Patrizio di Marco, in occasione dell’apertura di Milano Moda Donna, che ha visto sfilare la griffe.

Lo scopo è quello di arrivare a fine anno al consolidamento di metodologie di produzione certificate dal Governo in linea con gli standard internazionali  che siano prese come esempio dalle altre aziende made in Italy.

Gucci, infatti, è il primo marchio nel settore della moda italiana ad aver aderito a questa iniziativa del ministero dell’Ambiente. Sono piu’ di 70 le imprese italiane che hanno già aderito a questo tipo di accordi, e il Governo ha gia’ stanziato 470 milioni di euro per fare credito a tasso agevolato (0,8%) a quelle realtà che vogliono fare investimenti per la riduzione del loro impatto ambientale.

Il 25 settembre un accordo analogo verrà siglato con Benetton.

“Questo e’ un segnale positivo per l’economia italiana – ha detto Clini Inghilterra e Francia siglano questo tipo di accordi con le loro imprese gia’ da tempo. L’ambiente non viene migliorato solo da leggi, ma anche da chi opera sul mercato – e ha aggiunto – Le imprese che operano nell’economia verde in Italia sono virtuose, non hanno problemi di credito e esportano l’80% del loro prodotto. Sono di dimensioni piccole e medie, ma attualmente poco rappresentate nei tavoli di lavoro istituzionali”.

Il ministero dell’Ambiente ha lanciato un manifesto per la green economy che verrà presentato e sottoscritto a Rimini l’8 e 9 novembre nell’ambito degli Stati generali dell’economia verde, il percorso di promozione dell’economia sostenibile avviato dal Governo.

“Gucci è la seconda azienda del settore del lusso nel mondo, fa 3 miliardi di euro di fatturato annuo, ha 9.000 dipendenti ed  è il 39°esimo marchio nel mondo, primo in Italia – ha ricordato di Marco abbiamo una filiera assolutamente certificata e applichiamo ogni legge”.

Il Ceo di Gucci ha poi aggiunto: “stiamo lavorando per la completa eliminazione dei PBC (policlorobifenili) nei prodotti, abbiamo sottoscritto un manifesto per la sostenibilita’ dell’industria della moda e, ormai da un anno, abbiamo incominciato a impiegare veicoli elettrici per il trasporto della merce verso i centri di smistamento – e ha concluso – la nostra e’ una produzione improntata all’etica, abbiamo un rapporto forte e sereno con il sindacato e abbiamo avviato percorsi per la formazione professionale dei nostri dipendenti e per favorire la loro partecipazione agli utili dell’impresa”.

Fonte: Adnkronos