Un tuffo nel vuoto oltre il muro del suono
Il lancio estremo di Felix Baumgartner ha tenuto con il fiato sospeso tutto il mondo ieri.
E probabilmente anche il 43enne paracadutista austriaco non avrà avuto una respirazione regolare negli 9,03 minuti di volo nel vuoto sopra (o sotto?) i cieli di Roswell, nel New Mexico.
La mission impossible in cui ha creduto Felix è ruotata intorno alla discesa in caduta libera dai limiti dello spazio (stratosfera) da una capsula appesa a un pallone a elio.
Quantifichiamo subito questa impresa dei record: 39.045 i metri d’altezza del tuffo, 1.342.8 km/h la velocità raggiunta. Cifre da vertigini che lo hanno portato a superare la velocità del suono e la quota del lancio effettuato dal colonello dell’Aeronautica USA Joe Kittinger nel 1960, quando si buttò da “soli” 31.333 metri.
La missione Red Bull Stratos può dirsi superata brillantemente dopo i tentativi falliti per maltempo dell’8 e 9 ottobre scorsi.
Altro che i 3 metri sopra il cielo di Moccia…