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Chanel, no all’e-commerce

Parola di Bruno PavlovskyMentre tutti i brand del lusso si affacciano sempre di più nell’universo dello shopping on line, Chanel va controcorrente e per il momento non ha intenzione di aprire un proprio e-commerce per la vendita dei suoi abiti e delle sue celebri borse.

In una rara intervista a”Business of Fashion”, Bruno Pavlovsky, direttore della divisione moda della maison, ha spiegato come questa sia una scelta strategica, per invitare i clienti ad assaporare l’atmosfera delle boutique, far sì che entrino nei negozi per vedere i prodotti, toccarli e soprattutto provarli e per esporre i consumatori al marchio.

Bruno Pavlovsky“I nostri vestiti sono piuttosto sofisticati e uno dei nostri punti di forza è la personalizzazione sul corpo. Per indossare abiti Chanel, è necessario provarli nel camerino con un sarto a disposizione che li modifica per adattarli perfettamente al corpo. Penso che sia un elemento chiave di Chanel”.

La griffe oggi vende online le fragranze e i cosmetici, ma non gli accessori e gli abiti.

Ma Pavlovsky ammette che è in cantiere un progetto di e-service che verrà lanciato l’anno prossimo su Chanel.com e che “forse tra due, tre, cinque anni, inizieremo a vendere on line anche l’abbigliamento”.

Questo non vuol dire che il brand non sia 2.0: Chanel è attivo su twitter, facebook e sulla piattaforma digitale Chanel News; anche la campagna di Chanel N°5 con Brad Pitt testimonial ha una forte impostazione social.

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