Il mondo della moda, ed in particolare delle scarpe, è un po’ più povero. Qualche giorno fa se n’è andato infatti all’età di 90 anni Paul Van Doren, co-fondatore del mitico marchio Vans che fu creato nel 1966.
Van Doren ha sicuramente lasciato un segno importante nella moda, imponendo una filosofia futuristica e visionaria che è stata tramandata nel tempo come lascito ereditario alle generazioni future.
Le Vans originarie nacquero come scarpe in tela da barca, caratterizzate dalla gomma vulcanizzata. Nel corso del tempo le Vans sono entrate stabilmente nell’outfit quotidiano streetwear dei giovani e soprattutto degli sportivi. Sono state indossate da surfisti, pattinatori e snowboarder come simbolo di uno stile libero e giovanile.
La storia di Paul Van Doren
Vale sicuramente la pena ripercorrere la vita di Van Doren e le tappe professionali che lo hanno portato ad essere uno dei più grandi innovatori nel mondo delle sneakers.
Sin da ragazzino Paul dimostrò di non avere grande predisposizione verso lo studio, tant’è che lasciò la scuola ad appena 14 anni. Il suo passatempo preferito erano i cavalli e si meritò il soprannome di “Dutch the Clutch” (l’Olandese Acchiappatutto) per la grande capacità di fare sempre le scommesse giuste.
La madre era preoccupata per la strada che stava intraprendendo il figlio, così decise di mandarlo a lavorare presso Randy’s, un fabbricante di scarpe. Inizialmente Paul aveva il compito di pulire i pavimenti e fare le scarpe, ma ben presto emerse il suo grande talento imprenditoriale. In poco tempo scalò diverse posizioni fino a diventare, ad appena 34 anni, Executive Vice President.
Randy’s aveva diverse filiali sparse per gli Stati Uniti, tra le quali una in California con un profondo rosso nel bilancio. Le redini della fabbrica californiana furono affidate a Paul ed al fratello Jim. Nel giro di 8 mesi la fabbrica fu risanata, ma era tempo per i fratelli Van Doren di camminare con i loro piedi.
La nascita della Vans
Forti dell’esperienza accumulata nel settore, i fratelli Van Doren, Gordon Lee e Serge D’Elia aprirono il primo negozio Vans come The Van Doren Rubber Company al 704 della East Broadway in California.
Il negozio subito decollò grazie ad un’idea a dir poco innovativa e rivoluzionaria del brand. In pratica gli ordini venivano evasi al momento ed i clienti potevano ritirare le scarpe nel giro di poche ore.
Il prezzo di una Vans era di 2 dollari e 49 centesimi. Negli anni ’60 non era certo una cifra da poco, ma il prezzo investito garantiva la consegna immediata del prodotto. Il negozio fu ribattezzato “House of Vans”, da cui fu ripreso il nome del brand tutt’oggi conosciuto come Vans.
Il valore iconico delle Vans
Fino ai giorni nostri le Vans hanno mantenuto il loro carattere iconico ed identitario, imponendosi come uno dei più grandi brand nel settore delle sneakers. La grande forza innovativa delle Vans ha sempre risieduto nella capacità di sapersi adattare alle esigenze ed alle varie mode. Non a caso diverse generazioni hanno sempre amato indossare le Vans, simbolo di stile e originalità.
La Vans si è inoltre contraddistinta, soprattutto negli ultimi anni, per la grande sensibilità verso la moda sostenibile, una strada imboccata ormai da diversi marchi, non solo per una questione etica ma anche economica.
Il brand, avendo grande presa sui giovani, ha deciso di erigersi a paladino dell’ambiente promuovendo una produzione “eco-friendly” basata su materiali riciclati e rigenerativi. Non viene meno la creatività che ha sempre contraddistinto il brand, che anzi può valorizzare ulteriormente le sue creazioni. I materiali originali utilizzati per creare sneakers, accessori e capi di abbigliamento danno ulteriore valore ai prodotti griffati Vans. L’obiettivo del brand è ambizioso: promuovere l’ecosostenibilità e tutelare l’ambiente per le generazioni future.