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1 – Sangiovese: vitigno di carattere

1 – Sangiovese: vitigno di carattere

La storia di un vitigno di lusso

Un vitigno conosciuto ed apprezzato già dagli antichi etruschi. Un vitigno talmente importante da essere dedicato agli dei, anzi al padre degli dei. Secondo la leggenda, l’origine del nome Sangiovese potrebbe essere sanguis Jovis, Sangue di Giove.

Leggende a parte, il Sangiovese è, insieme al Nebbiolo, il vitigno italiano più importante. Non a caso, dal Nebbiolo e dal Sangiovese si ottengono i vini italiani più conosciuti, apprezzati e venduti in tutto il mondo: Barolo, Brunello e Chianti.

Come per il Nebbiolo, anche il Sangiovese ha un suo territorio di riferimento: la Toscana. Eppure, la maggior parte delle persone continuano ad associare il Sangiovese alla Romagna. Un errore legato, in parte, alla grande varietà di cloni varietali legati al nome Sangiovese (Sangiovese “Grosso” ed il Sangiovese “Piccolo”, solo per citare i più importanti). Ma, soprattutto, perché in Toscana ad essere famosi sono i nomi dei vini prodotti con il Sangiovese: oltre ai già citati Brunello e Chianti, anche il Nobile di Montepulciano, il Morellino di Scansano e il quasi sconosciuto Carmignano.

Da buon toscano, il Sangiovese ha un carattere forte, diretto, austero, spesso non facile. Per i produttori di vino, la sfida più importante, spesso difficile, è domarlo, imbrigliarlo. Qualcuno ci prova con le famose (o famigerate?) barrique. Qualcuno ci ha provato affiancandogli il più docile Merlot. Ma alla fine tutti ritornano a ricercare il Sangiovese “in purezza”, vinificato in botti grandi, per ritrovare gli inconfondibili profumi ed aromi di frutta e fiori.

Si diceva: Sangiovese vitigno storico, come il Nebbiolo. Ed è importante ricordare come due grandi vini come il Barolo ed il Chianti siano fortemente legati alla storia dell’Unità d’Italia, di cui ci accingiamo a festeggiare i 150 anni. Abbiano già detto come la nascita del Barolo sia associata al nome di Camillo Benso Conte di Cavour, uno tra i “padri fondatori” dell’Italia unita, nonché primo Presidente del Consiglio del Regno d’Italia. Anche la nascita del Chianti è legata ad un altro nome importante del Regno d’Italia: Bettino Ricasoli, famoso anche come il Barone di Ferro, successore di Cavour sulla poltrona di Presidente del Consiglio. Fu Bettino Ricasoli a stabilire il primo vero disciplinare del Chianti, sopravissuto fino a tempi nostri, tanto da essere in larga parte recepito anche dalle attuali normative.

Vitigno storico, il Sangiovese, ma sempre in continua evoluzione. Vitigno che vanta il maggior numero di DOCG e DOC, ma anche vitigno che ha saputo cogliere e capire l’esigenze dei moderni mercati, reinventandosi in vini moderni, come i Super Tuscans.

Ma per comprendere fino in fondo il “Sangiovese” ed il suo successo, non si può dimenticare l’importanza del suo territorio, nel senso più ampio del termine. Non solo il territorio inteso come contesto pedoclimatico, ma, soprattutto, come contesto culturale, storico e gastronomico. Pochi, vini al mondo (forse nessuno) hanno la fortuna di nascere in una regione ricca di storia e di monumenti, incorniciata da paesaggi a dir poco incantevoli, ed una cucina tradizionale di tutto rispetto.

Danilo della Mura