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Sabrina Salerno e Nicola Canal, tre giorni social-detox. Alla scoperta delle colline del prosecco

Sabrina Salerno e Nicola Canal, tre giorni social-detox. Alla scoperta delle colline del prosecco

La cantante e showgirl, icona degli anni ’80, e l’influencer trevigiano, due autentiche star del web, pronti per un curioso esperimento: tre giorni di relax a Ca’ del Poggio sulle colline del prosecco, con il cellulare spento, per disintossicarsi da Facebook e Instagram. Si comincia giovedì 1 Ottobre. San Pietro di Feletto (TV), 29 settembre 2020 – Sono due autentiche star del web. Insieme, sui rispettivi canali social, fanno quasi due milioni di followers. Eppure, anche chi è abituato a condividere con i propri fan ogni momento della giornata, può sentire il bisogno di staccare la spina. Abbandonando, almeno per un breve periodo, la caccia a like e apprezzamenti.

Sabrina Salerno e Nicola Canal, tre giorni social-detox. Alla scoperta delle colline del prosecco

Sabrina Salerno e Nicola Canal lanciano la sfida: per tre giorni, da giovedì 1 a sabato 3 ottobre, la cantante e showgirl, icona sexy degli anni ’80, tornata alla ribalta con la partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo, e l’influencer trevigiano (Canal – il canal), reduce dal successo dell’edizione 2020 dell’ormai tradizionale video goliardico dedicato alla vendemmia, in cui compare anche il presidente del Veneto Luca Zaia, rimarranno in rigoroso silenzio sui social. Forse ispirati dal Digital Detox Day, la giornata mondiale “internet free”, tenutasi il 5 settembre, Salerno e Canal risiederanno a Ca’ del Poggio, a San Pietro di Feletto (Treviso), impegnandosi a non usare lo smartphone e a dedicarsi a 72 ore di assoluto relax e benessere nel cuore delle colline del Prosecco, dal 2019 diventate Patrimonio dell’Unesco.

Sabrina Salerno e Nicola Canal, tre giorni social-detox. Alla scoperta delle colline del prosecco

Ca’ del Poggio, dove il prosecco incontra il mare

Sarà un modo per riflettere sul rapporto con i social network e per stimolare un consumo digitale più consapevole, che non sottragga tempo di qualità alla vita reale. “Lo faccio per mettermi alla prova: ormai siamo troppo dipendenti dallo smartphone. Mi rendo conto che alle volte, anche quando non ho bisogno del telefono, lo cerco e lo uso in qualche modo, ma non è possibile vivere così”, ha commentato in una delle sue stories Sabrina Salerno in risposta ad un fan che le chiedeva del curioso esperimento.

A Nicola Canal, suo grande amico, di casa sulle colline del Prosecco, il compito di accompagnarla nei tre giorni di “disintossicazione” dai social network. Una cosa è certa: per qualche giorno, i fan di Sabrina Salerno dovranno fare a meno degli scatti mozzafiato della cantante d’adozione trevigiana. Mentre Nicola Canal non animerà i canali social con gli imperdibili video, da “#monaimportante”, come si definisce egli stesso, che l’hanno consacrato influencer veneto per eccellenza. La gente delle colline del Prosecco è avvisata. Vista la coppia potenzialmente esplosiva, ne vedremo delle belle (e i social, muti).

Ca’ del Poggio, dove il prosecco incontra il mare

C’è il Prosecco. E c’è il mare. Ca’ del Poggio Ristorante&Resort a San Pietro di Feletto, nel Trevigiano, coniuga alla perfezione le due anime della famiglia Stocco. Quella marinara, che ha portato Fortunato e la moglie Maria Stella ad affrontare una qualificata esperienza di ristorazione a Bibione. Prima di trasferirsi a San Pietro di Feletto. E quella collinare, interpretata dai figli Alberto e Marco, che, con l’aiuto dei genitori, hanno fatto propria la tradizione familiare, rivisitandola con un tocco di modernità ed eleganza. Ca’ del Poggio Ristorante&Resort è aperto a San Pietro di Feletto, lungo la Strada del Prosecco Superiore Docg, dal 18 ottobre 1994, e da allora incontra il crescente favore di una clientela raffinata ed esigente. Il panorama sui colli del Prosecco che si ammira dalle sale del Ristorante Relais Ca’ del Poggio va dritto al cuore. Il palato degli ospiti della famiglia Stocco è deliziato da una cucina marinara. Grazie alla creatività degli chef Marco Stocco e Vincenzo Vairo, si è ormai imposta all’attenzione dei più severi gourmet.

Ca’ del Poggio, dove il prosecco incontra il mare

Molto conosciuto nell’ambiente sportivo – in via dei Pascoli. Unica salita certificata dalla Federazione Ciclistica Italiana, ribattezzata Muro di Ca’ del Poggio e gemellata con il Muro di Grammont e il Mûr-de-Bretagne. Sono transitate le edizioni 2009, 2013, 2014 e 2017 del Giro d’Italia. Il Campionato Italiano Professionisti del 2010 e l’edizione 2018 del Giro d’Italia Under 23. Il Ristorante Relais Ca’del Poggio dispone di 80 coperti inseriti in un ambiente elegante e al tempo stesso familiare. Ambiente in cui Alberto Stocco e i suoi collaboratori fanno sentire gli ospiti come a casa loro.

Dal maggio 2013, l’offerta turistica di Ca’ del Poggio è arricchita dall’Hotel Villa del Poggio, una struttura dotata di ogni comfort (e con una meravigliosa terrazza panoramica). Si integra alla perfezione con l’ospitalità offerta dal ristorante, trasformando quest’angolo della Marca Trevigiana – a 60 km da Venezia – in una specie di paradiso. Per una clientela che ama immergersi nell’atmosfera rilassata ed elegante delle colline del Prosecco.

Ca’ del Poggio, dove il prosecco incontra il mare

Nelle vicinanze sono disponibili campi da golf e da equitazione. Oltre a percorsi naturalistici da esplorare a piedi o con le mountain bike messe a disposizione dall’hotel. Per una vacanza all’insegna del benessere e del relax. Nei dintorni si sviluppa inoltre il Sentiero di Papa Giovanni XXIII, un percorso di meditazione, pace e spiritualità dedicato alla memoria del “Papa Buono”. Quand’era ancora Patriarca di Venezia, amava ritirarsi tra le colline di San Pietro di Feletto per riposarsi e ritemprare lo spirito. Le ricerche del cardinale Loris Francesco Capovilla, storico segretario personale di Angelo Giuseppe Roncalli sin dagli anni veneziani, e di don Nilo Faldon, insigne storico locale, unite alla testimonianza della gente del luogo, hanno permesso di definire i luoghi toccati dall’abituale cammino del futuro san Giovanni XXIII durante i suoi soggiorni a San Pietro di Feletto. Dove esiste anche una millenaria Pieve visitata ogni anno da migliaia di fedeli.

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