x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Ilaria D’Amico schierata con la Botteri: «Una giornalista così è insostituibile»

Ilaria D’Amico schierata con la Botteri: «Una giornalista così è insostituibile»

Ilaria D’Amico per dimostrare la propria serietà si copriva con giacche larghissime che la aiutavano a proteggersi dai pregiudizi legati al suo aspetto fisico. Si è raccontata tra le pagine di Grazia, affermando di essere stata giudicata spesso solo dall’apparenza. Ilaria D’Amico si è schierata dalla parte di Giovanna Botteri. La giornalista che nelle ultime settimane si è ritrovata al centro di una tempesta mediatica per aver subito bodyshaming da parte del tg satirico Striscia la Notizia.

Ilaria D’Amico copriva la sua bellezza

Il valore di una giornalista non deve essere direttamente proporzionale all’aspetto fisico, dichiara Ilaria D’Amico, ma dalla professionalità e passione con cui ogni giorno si mette al servizio del proprio mestiere. E Giovanna Botteri in ciò è impeccabile. «Purtroppo vedo in Italia un’omologazione dell’immagine del giornalista televisivo molto pericolosa. Apprezzo Giovanna Botteri proprio perché è sempre stata fedele a se stessa. Quando era inviata di guerra, mentre altri facevano reportage pettinati dalle terrazze degli hotel, lei era arruffata in prima linea e, come in questi mesi dalla Cina, ci ha fatto vivere le notizie in modo unico. Una giornalista così è insostituibile. Il fatto è che per noi donne è ancora dura, viviamo sotto la dittatura permanente della bellezza e della giovinezza. In altri Paesi non è così, le brave sono brave e basta».

La conduttrice e giornalista Ilaria D’Amico ha confidato di aver vissuto i pregiudizi sulla propria pelle. Pregiudizi che avrebbero potuto intaccare inesorabilmente la serietà che metteva nell’esercitare la sua professione. Così, per dimostrare la propria serietà si copriva con giacche larghissime che la aiutavano a proteggersi dai giudizi facili legati al suo aspetto fisico. Tutto per cercare di annientare la propria bellezza: «Quando ho iniziato in un mondo di maschi, ho subito lo stereotipo al contrario: se sei carina tutti ti guardano ma nessuno ti ascolta. Per dimostrare la mia serietà mi coprivo con giacche larghissime. Poi ho affidato la mia femminilità al tubino, che involontariamente è diventato il mio marchio di fabbrica, mi faceva sentire a mio agio. Ma da lì in poi ho continuato a ricevere per anni domande sull’altezza dei miei tacchi. Queste cose succedono solo alle donne».

Hunziker e Botteri a confronto: la risposta di Giovanna è gentilissima