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Un doodle per Keith Haring

Un doodle per Keith Haring

Google e l’artista americanoLa sua espressione grafica basata sul primato della linea e sugli omini stilizzati in movimento lo ha reso riconoscibile in tutto il mondo, e Google non poteva non festeggiarne il compleanno.

Oggi Google celebra Keith Haring, pittore e writer statunitense, nato il 4 maggio 1958 a Reading in Pennsylvania e scomparso a soli 32 anni a New York.

Per ricordare i 54 anni dalla nascita dell’artista, il motore di ricerca ha pensato ad un doodle rappresentativo dei suoi iconici graffiti che hanno segnato la cultura di strada e non solo, a partire dagli anni ottanta fino ad ora.

Esponente più singolare del graffitismo di frontiera, è emerso dalla scena artistica newyorkese insieme ad artisti come Kenny Scharf, Jean-Michel Basquiat e Richard Hambleton.

Keith HaringE’ a New York che Haring sviluppa il suo incredibile talento all’interno di una fiorente comunità artistica alternativa che si stava sviluppando al di fuori del sistema delle gallerie e musei, ma bensì nelle strade del centro, nelle metropolitane e negli spazi dei club.

Nel 1980, Keith trova un modo molto efficace per comunicare con un pubblico più ampio, quando nota i pannelli pubblicitari inutilizzati in una stazione della metropolitana della Grande Mela e comincia a creare i suoi celebri graffiti in uno dei luoghi più affolati del mondo.

Tra il 1980 e il 1985, Haring produce centinaia di questi disegni pubblici con rapidi linee ritmiche, a volte realizzandone quaranta in un solo giorno.

Tra il 1980 e il 1989, l’artista ottiene un riconoscimento internazionale, partecipa a numerose mostre collettive e personali, progetta scenografie e fondali per teatri e club, collabora con Swatch e realizza una campagna pubblicitaria per la vodka Absolut.

Haring, nella sua breve ma intensa carriera, ha prodotto più di 50 opere pubbliche: nel 1985, per esempio, a Milano, dipinge una murata nel negozio Fiorucci, nel 1986 lo stesso anno dipinge sul muro di Berlino dei bambini che si tengono per mano, nel 1987 decora una parte dell’Hospital Necker di Parigi, nel 1989 realizza il murale Tuttomondo a Pisa, sulla parete esterna della Chiesa di Sant’Antonio Abate, tutt’oggi in ottimo stato di conservazione.

Nel 1988 gli fu diagnosticata l’AIDS e l’anno seguente decise di creare la una fondazione per raccogliere denaro e risorse per le associazioni che si occupavano di assistere le persone affette dal virus dell’HIV, ancora oggi molto attiva.

Keith Haring a Pisa

www.haring.com