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Sotheby’s: arte moderna e contemporanea all’asta a Milano

Fontana, Manzoni, Burri, Afro e Santomaso tra gli artisti dell’asta a Palazzo Broggi il 27 maggio
Un bel gruppo  di opere di artisti del dopoguerra verranno messi all’incanto a Milano da Sotheby’s il 27 maggio.

La data più “antica” del catalogo della vendita milanese è Danseuse di Gino Severini, un acquerello futurista su carta del 1913.
Teatro, una delle decorazioni realizzate da Massimo Campigli nel 1950 per il nuovissimo Hotel Palace di Milano, una composizione che ripropone in chiave moderna l’arte classica, è accompagnata da un ironico Due nudi dello stesso autore.
Troviamo poi la Pisana – II versione, bronzo del 1933 di Arturo Martini, ispirato all’eroina delle “Confessioni di un italiano” di Ippolito Nievo. Acquistato dall’attuale proprietario direttamente dalla famiglia dell’artista è Angelo ribelle su fondo rosa di Osvaldo Licini, un olio su tela eseguito nel 1950.

Di grande pregio il gruppo di Informale dell’asta.
Eseguito nel 1957, il magnifico Segno Limite di Afro del 1957. Sempre di Afro, una tempera e carboncino su tavola del 1967, Per Colorado, già proveniente dalla Galleria Philippe Daverio Milano.
Tra le opere di Tancredi, ricordiamo Senza Titolo (Povero), una tempera su carta applicata su tela del 1960. Di Carla Accardi segnaliamo Rosso Blu, 1989, tempera vinilica su tela in due parti.

Del 1959 è Barbacane dell’Est di Giuseppe Santomaso, del quale ricordiamo a Venezia presso la Fondazione Cini, la recente inaugurazione di una retrospettiva in occasione del centenario dalla sua nascita. Segue Lettera a Palladio n. 8, ottava ed ultima della serie in onore del grande architetto veneto, rappresenta l’apice ed il compimento delle riflessioni che Santomaso elaborò fra il 1977 e il 1978.

Il Concetto Spaziale oro, olio, squarcio e graffiti su tela, creato da Fontana è tra le opere più importanti in asta ed è stato realizzato nel 1964 appena un anno dopo il grande ovale, Fine di Dio, recente record d’asta per l’artista realizzato in Febbraio da Sotheby’s a Londra e record d’asta per un artista italiano del dopoguerra.
E’ firmato e datato ’59’ Combustione di Alberto Burri che dedica l’opera “all’amico Ivo, Alberto agosto 61”.

Proviene dalla collezione di Emilio Scanavino l’Achrome di Piero Manzoni, 1959 c. che rappresenta non solo una preziosa testimonianza della poetica manzoniana del ‘colore’ bianco, il non-colore, ma è anche segno forte dell’amicizia tra Manzoni e Scanavino e dell’importante ruolo avuto da entrambi nella storia dell’arte tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta.
Di qualche anno più tardi (1962 c.) il secondo Achrome esposto nel 1968 al Teatro La Fenice di Venezia e nel 1971 alla GNAM di Roma.

Tra gli altri artisti all’asta, Agostino Bonalumi, Salvatore Scarpitta, Mario Schifano, Joseph Kosuth, Vincenzo Agnetti, Enzo Cucchi e di Sandro Chia.

Asta
Martedì, 27 Maggio 2008 – ore 11, 15 e 19
Sotheby’s Milano Palazzo Broggi
via Broggi 19
http://www.sothebys.com/

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