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Shots Gallery, fotografia tra storia e futuro

Shots Gallery, fotografia tra storia e futuro

Intervista a Raffaella Ferrari

Il 24 settembre 2011 è stata inugurata a Bergamo una nuova galleria, la Shots Gallery con la mostra “Mario De Biasi – Dammi mille baci”.
Il centro è dedicato alla fotografia, ai suoi esponenti storici e ai nuovi talenti, e accanto alle esposizioni organizza corsi di formazione, che prevedono una parte storica.

L’anima della nuova struttura è la curatrice, docente e giornalista Raffaella Ferrari, che ha commentato: “l’inaugurazione è stata un successo. De Biasi era presente e hanno partecipato numerose persone, sia appassionati che ci conoscevano sia che sono entrati in contatto con noi per la prima volta”.

Raffaella Ferrari ha raccontato a Luxgallery le particolarità della nuova galleria e ha parlato del mercato attuale della fotografia, dei grandi nomi e degli emergenti.

Come nasce la Shots Gallery e qual è la sua mission?
Nasce da un’idea che avevo da tempo di raccogliere le esperienze che ho avuto in questi anni nel campo della fotografia, dalla tesi al lavoro presso le agenzie, all’insegnamento all’Accademia Carrara di Bergamo. Vorrei che la Shots Gallery diventasse un punto di riferimento a Bergamo per gli amanti di questa disciplina. In città mancava una realtà che si occupasse solo di fotografia. Per questo, accanto alle mostre vengono organizzati corsi di dieci lezioni con una sezione dedicata alla parte storica. L’intento della Galleria è anche di trattare sia i grandi nomi della storia della fotografia sia di dare spazio ai giovani, a partire da Pietro Masturzo, vincitore del World Press Photo 2010.

Chi sono i docenti dei corsi?
Entrambi i corsi, base e avanzato, prevedono una parte storica che curo io. Per la parte tecnica ho coinvolto Barbara Bartolone e Massimo Angeli. Sto cercando di organizzare lezioni al sabato mattina con Cristian Castelnuovo, che lavora con le maggiori riviste itaiane.

È importante per una struttura come la vostra la partecipazione alle fiere d’arte contemporanea italiane e internazionali?
L’anno scorso abbiamo partecipato come società – perchè la Galleria non aveva ancora uno spazio fisico – a Bergamo Arte Fiera e Exhibitalia a Maimi, fuori fiera a Miami Art Basel 2010. A Miami abbiamo portato De Biasi come eponente del Neoralismo e Masturzo come futuro della fotografia. Per noi è stato importantissimo. Sono state occasioni per mostrarci al pubblico, entrare in contatto con altre strutture e curare con queste nuovi progetti, come è avvenuto per la mostra “Mario De Biasi. Dal fotogiornalismo alla fotografia astratta” al Centro Culturale Candiani di Mestre. È andata bene anche a livello di vendite: i collezionisti si sono mostrati interessati. Speriamo di ripetere questa esperienza anche quest’anno. In generale le fiere sono occasioni importanti per farsi conoscere al di fuori del confine cittadino. Per il 2011 vorremmo partecipare anche alla prossima edizione del MiArt. A novembre saremo con Masturzo alla Fiera di Istanbul, che è gemellata con la Fiera di Bergamo.

Quali sono i vostri porgetti futuri?
Oltre alle fiere, abbiamo in cantiere diverse esposizioni. La prossima mostra qui in galleria sarà dedicata a Masturzo e al lavoro che ha realizzato in Libia per La Stampa. C’è in programma anche una rassegna di Cesare Colombo all’Istituto Italiano di Cultura di Copenhagen.

Che direzione sta prendendo il mercato della fotografia? E quali sono gli artisti del momento?
Per quanto riguarda la mia esperienza, ora il mercato è in crescita e l’interesse è alto. D’altro canto, il collezionista vuole essere sicuro dell’investimento anche se non ha intenzione di vendere l’opera in futuro. Per questo cerca un nome già istituzionalizzato: vuole andare sul sicuro. Chi viene dal mondo dell’arte contemporanea ed è abituato a trattare di pezzi unici è curioso sul discorso della tiratura e la partecipazione alle mostre degli artisti. Le opere fotografiche, inoltre, hanno un prezzo inferiore rispetto a quello delle opere d’arte, per cui attirano di più i giovani collezionisti.
I fotografi storici come De Biasi e Colombo vanno ancora per la maggiore. Nei confronti dei giovani c’è ancora diffidenza e curiosità su quale sarà il loro percorso. Questo non vale per Masturzo che, grazie al World Press Photo 2010, è già tra i nomi da collezionare.

www.shotsgallery.it

Caterina Varpi