La cosiddetta fase 3 si è finalmente concretizzata, trascinando con con sé, dalla fase 2, delle micro libertà da riassaporare. Una fra tante tante la riapertura dei negozi di abbigliamento, di lusso e non. Come verrà attuata la manovra dei saldi estivi 2020 da parte di commercianti, imprenditori e franchising è la domanda che più spesso ci siamo posti negli ultimi mesi.
Per quanto riguarda la stragrande maggioranza degli esercenti, i saldi estivi 2020 sarebbero dovuti essere posticipati di circa un mese, spostandosi dunque di circa un mese rispetto al solito. Tenendo conto che solitamente il periodo dei saldi parte il 4 luglio. C’è chi, invece, avrebbe voluto che i saldi fossero sospesi direttamente, per fortuna una minoranza piuttosto ristretta. Considerando comunque che già da anni, senza che l’emergenza Covid-19 bloccasse l’economia del Paese, un folto gruppo di negozianti chiede l’abolizione completa delle svendite. Renato Borghi, presidente di Federmoda, fa il punto della situazione: «Ciascun delegato territoriale porterà l’esito della consultazione alle regioni di pertinenza che decideranno il da farsi, anche se verrà chiesto di rispettare la volontà degli associati». Per la prima volta la data di inizio dei saldi estivi 2020 sarà uguale per tutta Italia: il 1° agosto.
Per la prima volta la data di inizio dei saldi estivi 2020 sarà uguale per tutta Italia: il 1° agosto.
La parola a Borghi, presidente Federmoda-Commercio: «Su oltre 4 mila imprese di tutta Italia, il 94% si era detto contrario alla data prevista del 4 luglio. La soluzione preferita dalla gran parte delle aziende è la posticipazione (52%), seguita dalla sospensione dei saldi (29%). Solo l’8% ha chiesto di anticiparli. Il 6% voleva mantenere la data del primo sabato di luglio. C’è stato poi un 5% di aziende che ha preferito ‘dribblare’ la domanda, esprimendo considerazioni su altre problematiche della categoria. Come la concorrenza sleale del web e la necessità di una regolamentazione delle vendite online. Gli imprenditori del settore confermano di voler l’inizio delle vendite in saldo all’effettiva fine stagione, tanto per i saldi estivi quanto per quelli invernali. Alla ripartenza servono certezze anche su questo fronte per programmare un futuro già molto incerto.”