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Record e sorprese all’asta

Record e sorprese all’asta

Warhol, Boldini, Alma-Tadema, Matisse

Le aste del mese di novembre 2010 hanno segnato record e vendite oltre le aspettative, di cui il primo esempio è stato “Nu assis sur un divan (La Belle Romaine)” di Amedeo Modigliani.

Uno degli altri top lot del mese era, come vi abbiamo segnalato, “Coca-Cola [4] Large Coca-Cola” di Andy Warhol , in vendita il 9 novembre da Sotheby’s a New York. L’artista si conferma uno dei più richiesti di questo periodo: se il lavoro non ha toccato un record comunque è andato ben oltre le aspettative, con una stima iniziale che arrivava in eccesso a 25 milioni di dollari e un costo finale di 35 milioni di dollari. L’asta ha previsto anche la vendita di un paio di opere di Gerhard Richter battute a 13,23 e 11,3 milioni di dollari, e “Figura in movimento” di Francis Bacon, venduta per 14 milioni di dollari, mentre un’opera senza titolo di Rothko ha ottenuto 22,5 milioni dollari.

Ad arrivare al primato è stata a New York da Christie’s una grande scultura in bronzo di Henri Matisse, venduta per la cifra di 49 milioni di dollari, record per l’artista francese. E’ la prima volta che uno dei bronzi realizzati dall’impressionista viene messo all’incanto, e le stime iniziali prevedevano una vendita non superiore ai 35 milioni di dollari.  “Nu de dos, quatrieme etat (Back IV)” appartiene ad una rarissima serie di bronzi femminili concepiti da Matisse nel periodo tra il 1908 e il 1930. Questa scultura, alta 1,89 metri e realizzata in bronzo patinato, raffigura la schiena di una donna. Ad aggiudicarsi questo lavoro è stato Larry Gagosian, noto commerciante d’arte possessore della catena di gallerie Gagosian, che ha affermato di aver comprato per conto di un collezionista privato, di cui non ha voluto rivelare l’identità. Il record di vendita precedente dell’artista francese risale al 2009, quando una sua natura morta fu venduta per 45,9 milioni di dollari a Parigi.

Altri due i record per artista. Il primo è di “The Finding of Moses” di Lawrence Alma-Tadema, comprato da un acquirente anonimo per 35.922.500 dollari di contro a una stima iniziale molto più bassa, che arrivava al massimo a 5 milioni. La tela di dimensioni monumentali è stata oggetto di una battaglia telefonica al rialzo tra due anonimi pretendenti. Il record era detenuto precedentemente dalla stessa opera venduta nel 1995 per 2,8 milioni. Il lavoro è stato il protagonista di “19th Century European Art” in programma da Sotheby’s a New York il 4 novembre assieme a “Giovinetta Errazuriz” di Giovanni Boldini, venduto da 6.578.500 dollari e stimato fino a un milione e mezzo.

Un altro record sensazionale è segnato per l’arte cinese. L’11 novembre una battaglia al rialzo ha portato un compratore asiatico ad aggiudicarsi un vaso della dinastia Qianlong per oltre 83 milioni di dollari. Il pezzo di straordinaria fattura è stato battuto dalla casa d’aste londinese di Bainbridges.

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