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Premio Strega 2016, finale di lusso

Premio Strega 2016, finale di lusso

L’8 luglio all’Auditorium Parco della Musica di Roma
Il vincitore del Premio Strega 2016 si nasconde nella cinquina di finalisti formata da Edoardo Albinati, Eraldo Affinati, Vittorio Sermonti, Giordano Meacci ed Elena Stancanelli.

La serata di premiazione condotta dalla giornalista di Rai Radio 3 Loredana Lipperini e dal regista Pino Strabioli è in programma per venerdì 8 luglio quando Nicola Lagioia passerà il testimone allo scrittore più brillante della 70esima edizione del Premio, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con Liquore Strega.

La finale all’Auditorium Parco della Musica di Roma verrà trasmessa in diretta televisiva da Rai 3 a partire dalle 23.00.

“Quest’anno per la settantesima edizione abbiamo deciso di raccontare chi siamo, da dove veniamo – spiega Giuseppe D’Avino, Presidente e Amministratore Delegato di Strega Alberti Benevento. – Il fascino del Ninfeo veniva apprezzato soprattutto dalle persone presenti ma il Premio Strega non parla solo a loro: un premio letterario si fa a beneficio della comunità dei lettori ed è soprattutto a loro che vogliamo raccontare questi settant’anni”.

La Sala Sinopoli dell’Auditorium (1200 posti a sedere), con le sue peculiarità di allestimento, luci, palcoscenico e schermo, si presta perfettamente a una narrazione visiva e spettacolare che accolga nella festa anche chi non può parteciparvi di persona.

Un omaggio particolarmente significativo per questo settantesimo arriva dall’artista Manuele Fior, che su invito della Fondazione Bellonci ha reinterpretato l’illustrazione del pittore Mino Maccari sulla prima scatola di cartone usata come urna per le votazioni del premio, fondendola in una sintesi creativa con gli storici manifesti del Liquore Strega firmati da Dudovich. Oltre al disegno, spiccavano sull’urna di Maccari le firme di molti vincitori del Premio, a partire da quella apposta nel 1947 da Ennio Flaiano, e uno slogan, un gioco di parole, pure inventato dall’artista: “Se la strega ha una scopa, la letteratura deve avere uno scopo”. Le due donne a cavallo della scopa disegnate da Manuele Fior sono un augurio di proseguire il viaggio del premio senza mai dimenticare la missione propria della letteratura: elevare il nostro punto di vista per mostrarci le cose in modo diverso, inedito, impensabile.

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