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Da personaggio Tv a modella e influencer: intervista a Katia Ferrante

Da personaggio Tv a modella e influencer: intervista a Katia Ferrante

Katia Ferrante è stata personaggio televisivo, showgirl, fotomodella e oggi si è costruita con grande passione e spirito imprenditoriale una carriera da influencer. Nel mezzo un gran lavoro con numerosi brand di moda e non solo, le collaborazioni con emittenti Tv e radio. Peraltro Katia proprio all’inizio del 2019 è tornata al suo primo amore, la tv, con la partecipazione (confermata fino a luglio 2019) a Milano Fashion Lovers in onda su Sky. Nel 2015 ha scritto un libro sulla seduzione e la femminilità che è stato presentato alla Fiera internazionale del libro di Torino. Oggi si definisce blogger, storyteller e influencer: la strada percorsa, da quando era valletta di Gene Gnocchi su Rai2 e poi showgirl a fianco di Giacomo Valenti su Italia1, è davvero lunga. La raggiungiamo proprio attraverso uno degli strumenti che l’hanno consacrata, Instagram, per una breve (ma sorprendente) intervista in cui Katia ci racconta la sua “trasformazione ” e anticipa alcuni dei suoi progetti futuri.

Katia Ferrante a “Milano Fashion Lovers” su Sky

Ciao Katia, molti ti conoscono per il tuo passato televisivo, racconta ai lettori di Luxgallery la tua esperienza con il piccolo schermo.
«Insomma la televisione è stata il primo amore: ho iniziato come una delle vallette di Gene Gnocchi nel 2009 con il talk satirico Artù su Rai2, poi ho lavorato con Giacomo Valenti a Mediaset, Italia1. Ora la Tv è tornata nella mia vita professionale e questo mi rende felice. Da gennaio è stata infatti confermata la mia partecipazione a Milano Fashion Lovers su Sky al 903, che proseguirà fino a luglio 2019. In questo programma dialogo con ospiti di un certo calibro che punzecchio sistematicamente a mio modo durante tutta la puntata, intervistandoli».

Katia Ferrante

Hai un fisico avvenente ed un’eleganza innata, hai posato per GQ, MensHealth, Playboy. Quanto conta l’immagine nella tua professione?
«Sì ho posato per GQ , Menshealth, ForMen, Playboy.it ma mai nuda perché ho sempre preferito puntare altrove. Già, il fisico oggi conta, avere belle foto. conta aver Instagram costellato di follower commenti e like pure ma se non c’è la sostanza a completare il tutto è come un quadro incompleto, oppure finito ma pur sempre  ‘bianco e nero’. Manca qualcosa, tutto quello che il colore può donare ad esempio le emozioni. Io amo la completezza non solo l’esteriorità».

Ti piace essere fotografata, è evidente: quali sono gli scatti che preferisci?
«Si sono stata su giornali internazionali, ho fatto tutto quello che fino adesso mi piaceva fare sono contenta ovviamente delle mie pubblicazioni. Così come sono contenta dei bei risultati che ha avuto il mio libro “Seduzione sesto senso” che ho avuto il piacere e l’onore di presentare anche a Torino al Salone internazionale del libro».

Il tuo Instagram è costellato di scatti seducenti e sulla seduzione hai scritto addirittura un libro. Che cosa significa per te sedurre oggi nell’era dominata dai social?
«Con il libro sulla seduzione ho semplicemente voluto creare qualcosa di mio, di autentico come quando ti metti lì e butti giù tutto quello che pensi… Oggi sedurre vuol dire ‘colpire’. La seduzione è qualcosa di magnetico, qualcosa che sta nella tua profondità, nella comunicazione verbale e non. E’ qualcosa che non ha a che vedere con la moda la bellezza e con l’outfit, ma è qualcosa che tu hai dentro. Ecco, dicono che io possegga questa capacità. Attualmente sto completando i miei studi per diventare Psicologa e porto avanti diversi progetti tra cui il mio blog KatiaFerrante.com con una parte dedicata alla seduzione tutta in chiave maschile, per la prima volta in sette anni di vita del progetto: parlerò, ad esempio, anche di consigli “su barba e baffi”».

Come sei arrivata da semplice vip sui social alla professione di Instagrammer, o meglio, di storyteller?
«La mia avventura social soprattutto Instagram è stata una semplice moda del momento che poi è esplosa (dopo qualche anno). Ora tanti brand mi chiedono di “indossarli” quindi per me è gioco, divertimento: seguitemi @kfkatiaferrante perché è comunque qualcosa di coinvolgente e da imparare».

Ti è servita e se sì quanto la precedente esperienza di lavoro in tv e con personaggi famosi del mondo dello spettacolo?
«Insomma fare spettacolo si, essere sul pezzo si, ma esserci per tutti questo credo sia importante poi se ti gratifica in primis ancor di più…” “Social si ma amo sentirmi viva, provare emozioni vere” in mezzo alla gente».

Raccontaci degli inviti nelle scuole come “case-experience”, dai social alla professione.
«Oggi bisogna trovare il tempo per trascorrere del tempo reale con le persone. Per questo ho aderito a progetti nelle scuole, nelle associazioni, ecc… perché mi piace fare capire ai giovani, raccontare ai ragazzi come costruirsi un futuro, step by step magari nel campo digitale. Proprio partendo da Instagram ai ragazzi ho raccontato appunto la mia esperienza. Oltre ad essere social, voglio trasmettere la voglia di impegnarsi per il sociale, per i valori e per le emozioni vere come frequentare una amica o mangiare una pizza insieme agli amici di sempre o aiutare chi è meno fortunato. Voglio provare a trasmettere con la mia personalità, appunto, qualcosa anche a loro: come ho fatto recentemente in un evento correlato all’inizio del Festival di Sanremo 2019».

Progetti futuri?
«Altri progetti non saprei, ogni giorno è un nuovo progetto per me. Non mi sono mai fermata e mai mi fermerò. Bisogna fare ciò che amiamo di più fare. Perché la vita è solo una. E il tempo passa troppo velocemente. Non si può vivere con i cassetti pieni di sogni non avverati o mai espressi chiusi lì in un cassetto a soffocare… Assolutamente!».