Parrucchieri e barbieri aumentano i prezzi di listino, un rincaro inevitabile dovuto alla crisi da pandemia. Basti pensare ce le attività più piccole, come ad esempio quelle a conduzione familiare, a causa del lockdown hanno perso una media del 25% del fatturato annuo. Hanno riaperto lo scorso 18 maggio, tra severe regole anti-contagio e un ritocco al listino prezzi di più o meno 5 euro. Molti parrucchieri hanno deciso di far pagare ai clienti i costi dei dispositivi usa e getta imposti dalle misure anti-contagio. Dai kimono alle mantelline usa e getta, dalle salviette ai pettini monouso, fino alla sanificazione continua di poltrone, lavatesta e pavimenti. (Continua dopo la foto)
Parrucchieri e barbieri: la prova del 9
A dire la propria, come riportato su Leggo, Salvatore Seccia, titolare della storica bottega Sg BArber Shop, nata nel 1929, e presidente dell’Espam, la scuola di parrucchieri ed estetisti. «La prima settimana di apertura è stata davvero con il botto, perché abbiamo lavorato con l’80 per cento della nostra clientela, che aveva proprio bisogno di mettere la testa a posto. La seconda e terza settimana, però, il lavoro è calato al 70 cento e ora è crollato. Attendiamo luglio con un po’ di timore, i soldi nelle tasche dei milanesi sono meno e potrebbero a rinunciare a qualche taglio o trattamento extra. La piaga dei troppi parrucchieri abusivi – spiega Seccia – nel lockdown non si sono fermati, ma hanno svolto servizi a domicilio. Non solo facendo concorrenza sleale, ma anche mettendo a rischio la salute delle persone». (Continua dopo la foto)
La crisi da pandemia non ha avuto pietà di parrucchieri e barbieri, appartenenti a un settore che dà lavoro a centinaia di migliaia di persone. In Lombardia sono 24.930 le attività che adoperano nel ramo della cura alla persona, per un fatturato annuo di oltre un miliardo di euro. Solo a Milano sono operativi ottomila negozi che danno opportunità di guadagno a 20mila persone. «Molti sono allo stremo – conclude Seccia – chi ha fatto investimenti o i barbieri vecchio stile rischiano di chiudere per sempre». Per parrucchieri e barbieri nei prossimi mesi si registrerà la cosiddetta prova del 9.