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Non c’è crisi per l’arte

Non c’è crisi per l’arte

Art Market ReportComincia bene il 2012 per il mercato dell’arte pittorica, che nel primo semestre dell’anno ha visto le maggiori case d’asta internazionali registrare risultati eccezionali.

Secondo i dati dell’ultimo Art Market Report, indagine periodica realizzata dall’area Research di Banca Monte dei Paschi di Siena, il comparto starebbe addirittura attraversando una fase euforica, trainato dal susseguirsi di record realizzati da diverse opere post moderne e contemporanee.

L’MPS Global Painting Art Index segna infatti un incremento pari al 23,8% rispetto all’anno precedente, a fronte di tassi di unsold piuttosto bassi, intorno al 23%.

A caratterizzare il semestre sono stati i risultati clamorosi di aste come quella del 2 maggio di Sotheby’sNew York, che ha visto il notissimo L’Urlo di Edvard Munch andare all’incanto per quasi 120 milioni di dollari, o quella dell’8 maggio da Christie’sNew York, durante la quale è stato “piazzato” Arancione, rosso, giallo di Mark Rothko per quasi 87 milioni di dollari.

Segnali questi di un mercato che si sta concentrando particolarmente su opere di fascia alta o addirittura altissima, lasciando da parte i pezzi di valore medio, che registrano invece una contrazione delle vendite.

Gli Stati Uniti, con una quota pari al 47,3%, si confermano l’area geografica di maggiore importanza per il settore, seguiti dalla Gran Bretagna, al 39,8%, mentre rimane marginale il ruolo dell’area euro, con meno del 4% del fatturato internazionale.

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