“Dopo un lungo periodo di lavoro al Nord, il vicequestore Lolita Lobosco torna nella sua Bari per dirigere una squadra di soli uomini. In un mondo ostinatamente governato dai maschi, Lolita sceglie di restare sé stessa senza reprimere il suo fascino e la sua bellezza, anzi usa queste sue doti per affermarsi e combattere i pregiudizi. Liberamente tratto dai romanzi di Gabriella Genisi”. Con queste parole introduciamo l’argomento di oggi, ma non ci occuperemo della serie in sé, bensì di un edificio dall’architettura incredibilmente affascinante che compare nella sigla e nel terzo episodio della serie Tv RAI Le indagini di Lolita Lobosco.
Lolita Lobosco e l’Abbazia di San Vito Martire: un set spettacolare
Si tratta dell’Abbazia di San Vito Martire, si trova all’entrata di Polignano a Mare, località super turistica della Puglia. L’abbazia rappresenta un’attrazione artistica molto forte di Polignano, costruita a ridosso del porticciolo con un affaccio da sogno sul mare. Di origine benedettina, è stata edificata nel X secolo sopra una cappella dove si custodivano le ossa del Santo. Dal XVI secolo, ospitò i frati minori conventuali dei SS. Apostoli e nel 1785 diventò del Regio Demanio. Nel 1866 lo Stato la vendette ai marchesi La Greca, tutt’oggi proprietari del palazzo, mentre la chiesa è di proprietà del Fondo di Edifici di Culto del Ministero degli Interni.
Poi c’è un’altra corrente di pensiero intenta a narrare che la sua nascita di una leggenda cui una nobildonna di Salerno, mentre stava annegando nel fiume Sele, venne miracolosamente salvata da San Vito, che le avrebbe chiesto di far traslare il suo corpo in Puglia. Le reliquie sante resero prospero questo luogo e proprio da ciò nacque l’abbazia.
Eleganti forme barocche, come la scalinata esterna, che dalla corte conduce al loggiato con affaccio sul mare. Poi l’enorme portico sulla facciata principale, scandita dalle scenografiche logge con arcate a tutto sesto. Il transetto sormontato da una piccola cupola circolare. Il campanile ricavato nella torre finemente lavorata nello stile del Barocco leccese e il piccolo chiostro interno con il pozzo. Il resto della fiction “Le indagini di Lolita Lobosco” è ambientata principalmente a Bari e Bari vecchia.