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La vendemmia di Roma: il vino inonda le boutique di lusso. Ecco di che si tratta

La vendemmia di Roma: il vino inonda le boutique di lusso. Ecco di che si tratta

Haute couture e vini dai nomi altisonanti, colonne del lifestyle italiano nel mondo, convergeranno a Roma per celebrare l’arrivo dell’autunno. Abbiamo già detto moda e vino?! Dal 19 al 24 ottobre cm, il centro città della Capitale coi suoi luxury brand saranno animati da ‘La Vendemmia di Roma’. Già avvenuto con successo a Milano, firmato MonteNapoleone District.

In fermento le boutique luxury di via Condotti, piazza di Spagna, via Borgognona e via Bocca di Leone che, per l’occasione, ospiteranno le più prestigiose cantine italiane con le loro più celebri etichette. Via dunque alle degustazioni per i clienti. Più di 40 insegne per degli abbinamenti tra vino d’autore e alta moda. Ecco che, allora, tra le scarpe Jimmy Choo ci sarà l’eccellenza dei vini Marchesi Antinori, tra i gioielli di Tiffany le bottiglie di Feudi del Pisciotto, tra i capi di Ermenegildo Zegna le bollicine di Ferrari Perlé Magnum 2015 e, ancora, tra le collezioni di Longchamp le etichette di Castello Banfi.

Giulia Urso, assessore alle Attività produttive del Primo Municipio di Roma: “La Vendemmia romana va in sostengo a 280 ettari di meraviglia, ma sa fare anche sistema, mettendo insieme le eccellenze italiane; e poi fa ragionare su come internazionalizzare queste esperienze, propone nuovi stili di vita, crea dibattiti, interconnessioni e il fare rete è quello che serve per la rinascita di Roma. Vorrei solo che questo appuntamento in futuro invadesse tutti gli angoli della città, non solo il polo del lusso nel ‘triangolo’ di Roma centro, e mi auguro che si aggiungerà tra i partecipanti anche la cultura, con la musica, le gallerie d’arte e il mondo delle accademie come protagonisti, perché anche loro hanno bisogno di confrontarsi con l’economia reale”, conclude Urso.

La vendemmia di Roma: il vino inonda le boutique di lusso

Non si fa attendere la risposta di Andrea Amoruso Manzari, organizzatore de ‘La Vendemmia di Roma’. “Abbiamo solo i tecnici, a differenza di Milano che ha potuto contare sull’impegno economico di Montenapoleone district. Noi che siamo una società di capitali, abbiamo investito e ci ritroviamo in perdita. Nonostante questo, non volevamo rinunciare a regalare l’appuntamento ai romani. Ma per un evento così che ha come protagonista il retail, il discorso di allargare troppo l’area coinvolta è delicato. Speriamo invece presto di ingrandirci per arrivare a quattro eventi all’anno. Ottobre è dedicato alla vendemmia, ma già nel 2019, su richiesta del mondo del retail, avevamo organizzato il Capodanno cinese. All’interno della manifestazione, la cultura era una grande protagonista. Purtroppo poi è arrivato il Covid e ci siamo fermati, proprio quando eravamo pronti con un terzo evento, dedicato al green. Un’edizione romana di Orticola (kermesse nata a Milano) che doveva tenersi a maggio”, precisa l’organizzatore.

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