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I Paperoni dell’arte

I Paperoni dell’arte

Un business da 31 miliardi di dollari

La stagione estiva delle fiere d’arte si è aperta in grande stile con l’inaugurazione dellla 55esima Esposizione Internazionale d’Arte, in scena alla Biennale di Venezia dall’1 giugno al 24 novembre.

La prestigiosa kermesse veneta attirerà come sempre una folta schiera di appassionati del genere ma anche di miliardari interessati all’acquisto delle opere in mostra.

Secondo uno studio di Wealth-X, azienda con sedi in tutto il mondo che si occupa di pianificazione e gestione della ricchezza, i capitali investiti nell’arte sono uno dei business in espansione tra i Paperoni.

Dei 2.170 miliardari del mondo, gli investimenti del patrimonio in arte è di 31 miliardi di dollari, ossia pari allo 0,5% del loro patrimonio netto.

E’ il tycoon britannico-iraniano Nasser Khalili il proprietario della più grande collezione privata di arte: conosciuto anche come il sultano segreto, Khalili ha quasi tutta la sua fortuna, pari ad 1 miliardo di dollari, investito nella sua collezione d’arte. Ha disponibilità liquide di cassa e un patrimonio investito di circa 70 miliardi di dollari. Ciò significa che ha comprato opere d’arte “solo” per il 7 % delle sue fortune.

Gran parte della sua collezione di 25.000 pezzi è esposto in musei pubblici come il British Museum e il Victoria and Albert Museum, ma ha detto che non venderà mai le sue collezioni. Si è specializzato in opere islamiche, arte giapponese e svedese e ceramiche.

Tra i i più grandi collezionisti d’arte vi è anche il miliardario, Francois Pinault, proprietario della casa d’aste Christie’s. Con una fortuna di 9 miliardi di dollari, ben 1 miliardo è il patrimonio legato all’arte. Ha accumulato una collezione personale di almeno 2.000 pezzi tra cui Picasso, Mondrian e Jeff Koons. La sua collezione è stimata a poco oltre il 10 % del suo patrimonio totale.

Per quanto riguarda la collezione d’arte più costosa, appartiene a David Lawrence Geffen. Il fondatore della DreamWorks Animation ha un quinto della sua fortuna pari a 5 miliardi di dollari investiti in arte. Il settantenne Geffen è un appassionato collezionista di artisti americani: nel 2006 ha venduto quattro pezzi della sua collezione di arte contemporanea per una stima di 421 milioni di dollari, tra cui un dipinto di Jackson Pollock per 140 milioni di dollari, la “Donna III” di Willem De Kooning per 137.5 milioni di dollari,“Falsa partenza, 1959″ di Jasper Johns per 80 milioni di dollari e “Police Gazette” per 63.5 milioni di dollari.

Nella classifica dei più ricchi collezionisti d’arte non compare nessun italiano, né pare che tra i ricconi nostrani vi sia un particolare interesse per le collezioni d’arte, se non quelle ereditate.

Opera di Salvo Russo