A Roma la storia della cartellonistica e dell’imprenditoria italiana
Appassionati, intenditori e nostalgici non potranno perdere la mostra «Loghi d’Italia. Storie dell’arte e dell’eccellenza», allestita nelle sale di Castel Sant’Angelo, a Roma, inizialmente dal 21 novembre al 25 gennaio 2009.
Infatti, la mostra verrà prorogata fino a domenica 22 febbraio, grazie al grande successo di pubblico, delle Istituzioni, e alla collaborazione della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della Città di Roma.
La creatività imprenditoriale italiana viene celebrata con una serie di cartelloni e loghi storici e d’autore, che vanno dalla scatolina delle liquirizie Amarelli del 1731 all’immagine di una Peroni del 1846, arrivando a Perugina e Lagostina, nate agli inizi del ‘900.
La mostra si propone come una narrazione, viva e interattiva, delle commistioni tra il mondo artistico-culturale e le principali aziende italiane e di fatto si snoda tra le imprese affermatesi intorno alla metà del ‘900, come Zanotta o Guzzini, e i caroselli degli anni ’60 e ’70.
Ma non mancanoi manifesti di Depero, Warhol, e la celebre immagine dei Baci della Perugina, oggetti d’uso comune e di design, tele d’autore, fotografie, filmati, persino tappeti interattivi per raccontare personaggi, oggetti e prodotti tra i più conosciuti del made in Italy, fino ad abbracciare le nuove realtà emergenti che a buon titolo costituiranno l’eccellenza italiana del domani.
«Loghi d’Italia» è un progetto internazionale: dal 2009 al 2011 girerà il mondo ospite degli istituti di cultura italiani.
