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House of Gucci strizza l’occhio all’alta moda

House of Gucci strizza l’occhio all’alta moda

La tendenza di ambientare film nel mondo della moda ha prodotto durante gli ultimi 16 anni titoli di successo e di gran richiamo per il grande pubblico. Gli esempi sono davvero numerosi, partendo dal clamoroso successo de Il diavolo veste Prada, passando per Choco Chanel – L’amore prima del mito, fino ad arrivare a Yves Saint Laurant di Jalil Lespert. In molti casi ci sono stati anche importanti e prestigiosi cineasti che hanno deciso di ambientare le proprie storie nel mondo dell’alta moda, come ad esempio con il film di Robert Altman Prêt-à-porter del 1994 o il più recente Phantom Thread – Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson, interpretato da un magico e ipnotico Daniel Day Lewis. Come possiamo facilmente intuire il mondo della moda ha fornito storie e trame ricche di dettagli e suggestioni, ma in certi casi il connubio e l’alchimia tra questi due mondi non ha creato l’effetto desiderato. 

Divide critica e pubblico il film House of Gucci di Ridley Scott

Con House of Gucci di Ridley Scott, la critica si è divisa tra chi sostiene che il film tratto dal libro di Sara Gay Forden sia ben riuscito e centrato e chi invece lo ha bollato come un clamoroso insuccesso. Il film ispirato agli eventi realmente accaduti che portarono Patrizia Reggiani a essere la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci, era destinato a far discutere fin da prima che venisse distribuito. Eppure il cast a disposizione del talentuoso cineasta britannico è di tutto rispetto; vediamo infatti Lady Gaga impeccabile e brava come sempre nei panni della Reggiani, mentre torna ancora una volta il solido Adam Driver nei panni di Maurizio Gucci. Ci sono poi ancora Al Pacino, Jeremy Irons e Jared Leto, così come Salma Hayek e Camille Cottin. 

Nella trama del film, come nella realtà fa capolino anche il giovane designer emergente Tom Ford, il quale in questi ultimi anni si è cimentato egli stesso nella regia dell’insolito e conturbante Animali notturni, che nel 2016 ha avuto un discreto successo sia di critica che di pubblico. 

Le serie tv sul mondo della moda presenti sul catalogo Netflix 

Tra le serie tv di maggior successo ambientate nel mondo della moda troviamo Halston, basata sulla vita del noto stilista che durante gli anni settanta ebbe grande successo, anche grazie alle frequentazioni di personaggi illustri del calibro di Liza Minnelli e di Andy Warhol. L’attore scozzese Ewan McGregor restituisce al meglio delle sue potenzialità il personaggio sfaccettato di Roy Halston, fondatore del marchio omonimo, sinonimo di lusso e prestigio. Da questo fortunato serial si passa poi a Queer Eye, serie tv incentrata sul connubio tra design, moda e cultura. Una serie di culto per tutti gli appassionati del genere. Da Queer Eye si passa poi a The Assassination of Gianni Versace, titolo di culto incentrato sul noto stilista italiano. 

Come abbiamo già visto, Ryan Murphy è uno dei nomi maggiormente legati al contesto delle produzioni di film e serie tv dedicate al mondo della moda. Suoi sono alcuni successi come Nip/Tuck, Glee, American Horror Story e American Crime Story di cui fa parte proprio questa The Assassination of Gianni Versace, seconda stagione e sequel della prima dedicata sul caso OJ Simpson. Cambiando invece genere e stile è da segnalare sempre su Netflix la nuova stagione di Ozark. Una serie tv che ruota attorno al personaggio di Marty, consulente finanziario che ha come seconda attività quella di riciclare denaro per conto dei cartelli della droga messicani. Intrigante anche l’incursione nel mondo del gioco d’azzardo, dove è ambientata la terza stagione di questa serie tv creata da Bill Dubuque e Mark Williams. Gioco online che è sempre più popolare e seguito da un pubblico vasto come possiamo vedere attraverso i siti di casino’ online presenti sul web.