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Festival di Venezia 2015, il manifesto

Festival di Venezia 2015, il manifesto

By Simone Massi

È dedicato al cinema d’autore, il manifesto del Festival di Venezia 2015, ideato e realizzato per il quarto anno da Simone Massi, e per questo in una linea di continuità sia figurativa che narrativa con i tre precedenti (2012-2014).

In primo piano, troviamo una figura femminile che rimanda alle fattezze di un’icona del cinema d’autore degli Anni Ottanta, Nastassja Kinski. Questa volta, il film potrebbe essere Paris, Texas di Wim Wenders.

Sullo sfondo, il protagonista della locandina dello scorso anno, ispirata invece dall’inquadratura finale de I 400 colpi di François Truffaut: ecco Antoine Doinel, alter ego del regista della Nouvelle Vague in altri titoli memorabili, sempre interpretato da Jean-Pierre Léaud.

Locandina Festival di Venezia 2015

Osservate l’una di seguito all’altra, le quattro immagini generano un effetto di mise en abyme, offrendosi allo sguardo dello spettatore come le tessere di un mini-racconto.

A realizzare la locandina, per il quarto anno consecutivo, Simone Massi, premiato col David di Donatello 2012 per il miglior cortometraggio, nonchè autore della sigla di 30 secondi ottenuta da 300 disegni realizzati a mano che citano Fellini, Anghelopulos, Wenders, Olmi, Tarkovskij, Dovženko e Truffaut, che dal 2012 introduce le proiezioni ufficiali della Mostra di Venezia.

Per i suoi lavori Massi, infatti, non si serve dell’uso del computer, ma realizza tutto a mano su carta, attraverso l’uso di matite, carboncini, gessetti, pastelli, grafite e china.

La tecnica dei “graffi” adottata nelle ultimissime opere, che gli consente di completare 6-7 disegni al massimo in una giornata, lavorando senza sosta dalla mattina alla sera, fa sì che per un film di 8 minuti siano necessari anche due anni e mezzo di lavoro.