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Chef Carlo Cracco all’arrembaggio! Dal podere romagnolo ai navigli milanesi: “La mia sfida al Covid”

Cracco, dal podere romagnolo ai navigli milanesi: "La mia sfida al Covid"

Abbiamo parlato diverse volte di come chef Cracco sia un’eccellenza tutta italiana in grado di innovare e sedurre con tutte le sue idee. Il nuovo progetto  ha un indirizzo frutticolo e si trova in provincia di Rimini. Già nel 2020, il famoso chef Carlo Cracco aveva rilevato un podere, coltivato con molti frutteti, a Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini. E, stando agli scatti rigogliosi da lui condivisi sui social, non ha subito neppure i danni della recente gelata.

“Due anni fa ho scoperto un luogo meraviglioso – scrive Cracco – in Emilia Romagna, dove ho potuto realizzare un sogno che avevo nel cassetto da tanto tempo: stare a contatto con la natura, ascoltarne il ritmo e la stagionalità, coltivare e raccogliere i prodotti della terra per poi portarli a tavola, creando nuove ricette ed esaltando le materie prime. E’ una grande ricchezza per un cuoco ed è anche un atto di responsabilità. Oggi è la giornata mondiale della Terra: viviamola, proteggiamola e valorizziamola sempre”.

Santarcangelo
Il dehors di ‘Carlo al Naviglio’

Ma non solo frutta romagnola, perché Cracco ha appena dato il via alla collaborazione con Excel Naviglio Milano — questo il nome della struttura creata dall’imprenditore veneziano Dino Scaggiante in via Lodovico il Moro 117. È nato il bistrot Carlo al Naviglio grazie a una vecchia conoscenza di Cracco: “Stefano Stoppani, food&beverage manager dell’hotel, lavorava con me da Peck tanti anni fa. Mi ha chiesto se volevo occuparmi dell’offerta gastronomica e io ho detto di sì, molto volentieri. Il posto è bellissimo e con questo ampio dehors, circa 200 metri quadrati per lato, faremo sin da subito almeno 80 coperti”. Insomma, una stagione tutta da mangiare quella a cui va in contro lo chef più moderno che ci sia, e bravo Carlo Cracco!

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