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Messaggio pubblicitario

Burger King ci spiega perché dovremmo mangiare come Andy Warhol, #EatLikeAndy

Burger King ci spiega perché dovremmo mangiare come Andy Warhol, #EatLikeAndy

Le pubblicità che vanno in onda negli inframezzi del Super Bowl sono il più importante palcoscenico tra tutti gli spot americani, in cui i grandi marchi mostrano le loro idee geniali, spingendo al massimo tra produzione e celebrità coinvolte. Il Super Bowl LIII, tuttavia, ha avuto una star davvero inaspettata: Andy Warhol.

Andy Warhol nello spot per Burger King è riuscito a rubare la scena a tutti più di tre decenni dopo la sua morte, la pubblicità in questione consiste in una lunga clip inedita dell’artista pop che mangia tranquillamente un Whopper, celebre panino della multinazionale. L’enigmatico spot di 45 secondi si conclude con l’hashtag #EatLikeAndy. Il cortometraggio ha avuto un forte impatto, tanto da far domandare agli americani cosa stesse succedendo. Era per caso un falso?

                 

In effetti, la clip è un segmento di un film del 1982 del regista Jørgen Leth, intitolato 66 Scenes From America, una serie di vignette sulla vita negli Stati Uniti. La pellicola – opera d’arte, Andy Warhol Eating a Hamburger, è presente nella sua versione integrale nell’attuale retrospettiva del Whitney Museum.
Perché proprio un hamburger? Da quale concetto trae origine questa idea? Jørgen Leth, in quanto migrante poiché danese, ha ammirato l’idea che in America lo stesso cibo, bevande, ed altri beni, fossero consumati dalle persone indipendentemente dal proprio status, un esempio lampante è il presidente che berrà la stessa Coca-Cola che beve chiunque. L’anamnesi di questi scontri e incontri di culture ha indubbiamente influenzato in profondità la tematica dell’arte di Leth.

Jørgen Leth

La tradizionale pausa pubblicitaria del Super Bowl, solitamente piena di sensazionalismi infarciti di battute scherzose e celebrità, è stata stravolta da Burger King con un’opera d’arte silenziosa ma potente.
«Una delle cose esclusive della trattativa era che non volevamo cambiare o toccare il film in alcun modo che potesse allontanarlo dal suo intento originale» ha dichiarato ad AdAge il  responsabile globale del brand marketing di Burger King, Marcelo Pascoa. Il colosso dei fast food sta inoltre mostrando l’intera clip inedita del film di Leth sul proprio canale YouTube e, nonostante la chiara intenzione di marketing, rimane comunque un bel modo di incentivare l’americano medio ad avvicinarsi all’arte.

Inoltre Burger King aveva avviato questa campagna pubblicitaria da tempo, promuovendo con largo anticipo l’hashtag #EatLikeAndy mediante un misterioso video prequel  in cui al posto di Warhol vi era la mascotte della multinazionale. La clip era stata intitolata Art Takes Time ed esortava gli spettatori ad ordinare una Mystery Box Deal con DoorDash, il servizio di consegna pasti. Chiunque ordinava la Mystery Box riceveva a casa un pacco contenente una bottiglia di ketchup Heinz, un panino Whopper  nell’involucro vintage, una parrucca argentata alla Warhol ed un coupon DoorDash che dava diritto ad uno sconto per un altro Whopper. Sconto indirizzato a chi avesse indovinato la personalità misteriosa che sarebbe apparsa nello spot. Indubbiamente una divertentissima trovata pubblicitaria.